Mafie, Relazione Dia: "Penetrano economia e resta violenza, +7% operazioni finanziarie sospette" - QdS

Mafie, Relazione Dia: “Penetrano economia e resta violenza, +7% operazioni finanziarie sospette”

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Mafie, Relazione Dia: “Penetrano economia e resta violenza, +7% operazioni finanziarie sospette”

Redazione  |
giovedì 13 Aprile 2023

"Ricchezze produttive, vivacità imprenditoriale ed economica, dinamismo di scambi finanziari e centri di potere non sfuggono all'interesse delle mafie", si legge nel testo

Ricchezze produttive, vivacità imprenditoriale ed economica, dinamismo di scambi finanziari e centri di potere non sfuggono all’interesse delle mafie che continuano ad attuare strategie di penetrazione più o meno evidenti, inquinando con logiche distruttive la corretta concorrenza del tessuto produttivo/imprenditoriale per poi reinvestire i proventi illecitamente acquisiti”. Lo si legge nella Relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia, riferita al primo semestre 2022, presentata al Parlamento.

“Crescente propensione imprenditoriale dei sodalizi”

“Di contro, la crescente propensione imprenditoriale dei sodalizi riconducibile a quasi tutte le matrici mafiose non deve indurre ad una rassicurante tranquillità circa il definitivo abbandono dei loro tradizionali metodi violenti. Infatti, i significativi rinvenimenti di armi eseguiti anche nel semestre in trattazione inducono a ritenere che la fase belligerante delle organizzazioni mafiose sia solo temporaneamente temperata per ripresentarsi, all’occorrenza e con la consueta virulenza, in ragione di sopravvenute necessità per riaffermare la propria supremazia criminale negli ambiti di riferimento”, si legge nella Relazione.

Crescono le operazioni finanziarie sospette

“In base ai dati sui flussi monetari e bancari e dall’analisi dei dati relativi alle segnalazioni di operazioni sospette sembrerebbe emergere come il dinamismo dell’operatività finanziaria anomala, potenzialmente riconducibile ad attività criminali, abbia fatto registrare un andamento crescente anche nel primo semestre 2022. In particolare, il numero di operazioni sospette segnalate vede un incremento del 7% rispetto a quello del primo semestre dell’anno precedente, confermando la tendenza all’aumento nel triennio 2020-2022″, si legge ancora.

Mafie del futuro più internazionali e digitali

“Appare indispensabile agire sia mediante attività di contrasto giudiziario – si legge nella Relazione – , sia anticipando ogni forma di intervento con un’efficace azione preventiva. E’ noto come le organizzazioni criminali italiane e straniere siano ormai proiettate a valicare sistematicamente i confini nazionali, costituendo una crescente minaccia per la sicurezza degli Stati, delle loro economie e dei diritti dei cittadini. Gli scenari futuri vedono pertanto le economie degli Stati sempre più contaminate dalle consorterie criminali ‘multiservice provider’ , in grado di sfruttare nel mondo digitale la capacità organizzativa di fare networking, di stabilire alleanze operative e strategiche tra gruppi diversi, anteponendo l’unità di intenti alle lotte interne”.

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