"Nei prossimi giorni presenteremo un ddl sulla prevenzione strutturale da tutti i rischi e da tutte le calamità», ha aggiunto il ministro
“Non si gioca con la vita. Chi sbaglia deve pagare. Vale per i cittadini, deve valere anche per chi ha responsabilità nel governo del territorio”. Lo dice in una intervista al Corriere della Sera, Nello Musumeci, ministro della Protezione civile. Martedì – annuncia – porterà al Consiglio dei ministri la proposta di una misura per fermare le stragi da dissesto idrogeologico con sanzioni e poteri sostitutivi.
“Con la modifica del Titolo V c’è concorso di competenze Stato-Regioni. Occorrerebbe – spiega – un alto senso di responsabilità di tutti nel rileggere gli eventi e capire chi, in un momento di `distrazione´, aveva il compito di vigilare e non l’ha fatto”, sottolinea. E poi aggiunge: “Stiamo lavorando a uno strumento prezioso. Nei prossimi giorni presenteremo un ddl sulla prevenzione strutturale da tutti i rischi e da tutte le calamità», ha aggiunto, facendo riferimento a una misura che colpisca inadempienze e ritardi”.
Rispondendo ad una domanda del quotidiano aggiunge: “Bisogna interrogarsi sui guasti di un ambientalismo esasperato. Per costruire o solo pulire gli argini c`è un processo di autorizzazione che può impiegare anni”. Non c`è anche l`inerzia delle amministrazioni? “Come per le dighe. Da decenni non solo non se ne fanno ma neanche si puliscono”.