Mense scolastiche siciliane: poche e irregolari - QdS

Mense scolastiche siciliane: poche e irregolari

Mense scolastiche siciliane: poche e irregolari

martedì 30 Maggio 2023

La fotografia della situazione è stata scattata dall’indagine di Cittadinanzattiva che ha elaborato i dati Miur del 2022. Solo 467 le strutture che offrono il servizio in Sicilia

PALERMO – Gli edifici scolastici dotati di “ambito funzionale dedicato alla mensa” in Sicilia sono 467 contro i 2028 del Piemonte, i 2020 della Lombardia e i 1536 della Toscana che guidano la classifica. L’Isola è la sest’ultima regione in Italia ed è avanti soltanto alle regioni ampiamente meno popolose della nostra. Lo sottolinea la VI Indagine di Cittadinanzattiva sulle mense scolastiche che ha elaborato i numeri di Open Data Miur 2022 (Anagrafe Nazionale Edilizia Scolastica).

Il costo medio per la scuola d’infanzia

Per la scuola dell’infanzia il costo medio del pasto è di 4,08 euro, quello mensile di 81,61 euro e quello annuale di 734,49 euro. In Sicilia 3,57 euro a pasto, 71,40 euro quello mensile e 642,60 euro quello annuale; appena sotto la media, dunque. Confrontando i costi del servizio per la scuola dell’infanzia su base annua tra l’anno in corso e l’anno 2020/2021 si osserva che gli aumenti maggiori riguardano la Basilicata (25,93%), la Campania (12,43%) e il Molise (7%) seguite, con percentuali decisamente più basse, da Veneto (4,74%), Abruzzo (2,86%), Sicilia (2,32%), Piemonte (2,31%), Emilia Romagna (1,97%), Lombardia (0,70%) e Liguria (0,39%). Si registra, invece, una riduzione delle tariffe in ben cinque regioni: Sardegna (-10,46%), Toscana (-3,67%), Calabria (-2,64%), Umbria (-0,51%) e Puglia (-0,29%). Il costo del servizio è rimasto invariato o quasi rispetto all’anno precedente in Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche e Valle d’Aosta.

Il costo medio per la scuola primaria

Per la scuola primaria il costo medio del singolo pasto, su base nazionale, è di 4,13 euro, su base mensile di 82,60 euro e annuale di 743,40 euro. Aumenti delle tariffe si registrano per la scuola primaria, in misura maggiore, in Basilicata (19%), Campania (12,47%), Molise (6,96%) e Veneto (3,00%), seguite da Abruzzo (2,79%), Piemonte (2,38%), Emilia Romagna (2,33%), Lombardia (0,65%) e Liguria (0,42%).

In sei regioni si sono verificate diminuzioni significative rispetto ai due anni precedenti come in Sardegna (-4,59%), Calabria (-2,64%), Sicilia (-2,19%), Toscana (-1,95%), Umbria (-0,54%) e Puglia (-0,29%). Nelle restanti regioni il costo è rimasto immutato o quasi.Nella classifica delle dieci città più economiche in Italia per il singolo pasto nella scuola primaria troviamo al quarto posto Ragusa con 2,20 euro, seguita da Catania con 2,30 euro. Trapani la terza più costosa in Italia con 6,40 euro.

Il documento riporta anche il rapporto dei Nas, realizzato d’intesa con il ministero della Salute, finalizzato alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione delle mense presso gli istituti scolastici, che ha rilevato irregolarità in un terzo delle mense scolastiche. Per ciò che riguarda la Sicilia si segnala che i Nas di Catania “nel corso di ispezione igienico-sanitaria eseguita presso il laboratorio di produzione pasti della ditta aggiudicataria del servizio di refezione scolastica per le scuole primarie e dell’infanzia della provincia di Catania, si è proceduto al sequestro di 17 chili di preparato alimentare privo di indicazione di provenienza, utilizzato per la panatura degli alimenti”.

“È stata rilevata – prosegue – altresì la presenza di prodotti carnei decongelati senza controllo della temperatura. Presso il refettorio di un altro istituto comprensivo scolastico di Catania, sono state sequestrate alcune confezioni termosaldate di pasti, a causa della presenza di corpi estranei (verosimilmente di natura pilifera umana), con contestuale prelevamento di alcuni campioni di cibo per determinazioni analitiche. Deferito in stato di libertà il titolare dell’impresa alimentare responsabile della fornitura dei pasti alla scuola”.

C’è molto da fare per migliorare le mense negli istituti siciliani

Molto, dunque, va fatto per migliorare a 360 gradi il servizio negli istituti siciliani. Come è noto il Pnrr ha stanziato 400 milioni di euro per la costruzione di mille mense. Dal primo bando di gara su 1.088 progetti presentati ne sono stati accolti e considerati validi solo 600. Altri 100 milioni sono stati rimessi a bando e altri 200 milioni dallo Stato. La nostra Isola ad oggi ha progetti approvati per soli 18 milioni di euro per 43 interventi, ancora molto indietro rispetto a molte realtà e distante anni luce dalla leader della classifica: la Lombardia con 69 milioni di euro per 104 interventi.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017