Messina, elezioni amministrative e candidati, tra i partiti si naviga a vista - QdS

Messina, elezioni amministrative e candidati, tra i partiti si naviga a vista

Messina, elezioni amministrative e candidati, tra i partiti si naviga a vista

sabato 19 Marzo 2022

Tanti i profili che sono circolati nelle ultime settimane, ma tra rinunce e veti incrociati, a circa due mesi dal voto, c’è soltanto un aspirante sindaco, ovvero quel Basile sostenuto da De Luca

MESSINA – Di certo, per il momento, c’è soltanto chi non si candiderà. Dopo riunioni, confronti e riflessioni a vari livelli, nei due schieramenti di centrodestra e centrosinistra si fatica, forse più di quanto si potesse immaginare, a ufficializzare il nome dei candidati a sindaco.

Al momento solo un aspirante sindaco

Tanti i profili che sono circolati in queste settimane, ma tra rinunce e veti incrociati, a circa due mesi dalle elezioni amministrative, c’è soltanto un aspirante primo cittadino lanciato ormai in una capillare campagna elettorale: Federico Basile, supportato da Sicilia Vera e da Cateno De Luca.

Sulle liste stanno lavorando un po’ tutti, ma neppure questa compilazione di nomi sembra un lavoro facile perché la partita delle comunali (oltre che a Messina si voterà in altri 37 comuni della provincia), si incrocia inevitabilmente con l’appuntamento elettorale delle regionali e, in una prospettiva ancora più ampia, anche con le nazionali del 2023. Così sembra che la scelta di un candidato piuttosto che di un altro debba rispondere a requisiti legati più che al ruolo da ricoprire a specifiche che garantiscano alcuni equilibri interni ai partiti con annesse candidature o ricandidature in Parlamento.

Nel centrosinistra è stata fallimentare l’esperienza di Spazi di confronto, che voleva riunire tutte le anime della sinistra per un progetto comune. Fallimentare anche il modello delle larghe intese su cui lavoravano Pd e M5s per allargare il perimetro ad alcune parti del centrodestra – Forza Italia, compresa – in modo da trovare un candidato unico che sbaragliasse già al primo turno Basile e quindi De Luca. Il deputato Pietro Navarra, il segretario cittadino del Pd Franco De Domenico e il deputato regionale M5s Antonio De Luca erano forse quelli che più spingevano su questa linea, tramontata davanti al ricompattamento del centrodestra. La sinistra più radicale non l’avrebbe ovviamente accettata – proponendo l’attivista Gino Sturniolo – e neppure i movimenti MessinaAccomuna e Cambiamo Messina dal basso, che vorrebbero riproporre Renato Accorinti.

Anche Navarra e De Domenico erano stati ipotizzati come possibili candidati, ma oltre a non avere un largo consenso nell’area, pensano ad altri percorsi da seguire. Davanti all’incalzare dei tempi si erano prospettate anche con una certa insistenza le candidature di Gaetano Giunta, Fondazione di Comunità, e Valentina Zafarana, deputata regionale M5S, malgrado entrambi ripetutamente abbiano detto di non essere disponibili.

Nel Pd pare si stia pensando ad un tecnico

Tra chi riterrebbe la possibilità di correre per la sindacatura il giusto riconoscimento all’impegno sul campo vi sono Antonella Russo, Alessandro Russo o anche Felice Calabro, quest’ultimo già candidato nel 2013, tutti consiglieri comunali del partito democratico. Nel Pd la soluzione non entusiasma e si tergiversa anche sul segretario provinciale Nino Bartolotta e la deputata Flavia Timbro. Pare che adesso si stia pensando anche a un tecnico, proveniente forse dal mondo universitario.

In realtà il nome di un esterno ai partiti sarebbe stato fatto, quello di Aura Notarianni, avvocato cassazionista, stimata professionista impegnata nel sociale. Una proposta che però sembra essere stata bocciata sul nascere anche dai vertici del Pd.

Nel centrodestra Matilde Siracusano ha rinunciato

Meno affollato di opzioni il centrodestra, che dopo la rinuncia di Matilde Siracusano, intenzionata a continuare il suo percorso da parlamentare, sembra ormai sempre più orientato verso la candidatura di Maurizio Croce, il tecnico che piace comunque alla politica. Dirigente bonifiche della Regione siciliana, commissario attuatore per il Dissesto idrogeologico e assessore regionale al Territorio e Ambiente nella Giunta Crocetta, indicato da Sicilia futura, Croce avrebbe il benestare di Diventerà Bellissima, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Potrebbe addirittura piacere anche a una parte del centrosinistra, quella che ha lavorato per ampliare il perimetro della coalizione.

A essere meno convinti di questa candidatura sono i componenti della Lega, di cui fa parte Nino Germanà, il deputato nazionale che da qualche settimana preme per essere il candidato sindaco dello schieramento.

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