Impianti sportivi a Messina, un patrimonio ancora non valorizzato - QdS

Impianti sportivi a Messina, un patrimonio ancora non valorizzato

Impianti sportivi a Messina, un patrimonio ancora non valorizzato

venerdì 30 Settembre 2022

In città ci sono a disposizione venti strutture ma il Comune fatica a renderle fruibili: tra mancati affidamenti e scarsità di risorse, qualcosa si è fatto ma rimane tanto da fare

MESSINA – Oltre venti strutture sportive disponibili in città ma il Comune non riesce a renderle efficienti e fruibili.

Un patrimonio che Palazzo Zanca da tempo si è accorto di non potere gestire ma che non è riuscito ad affidare, come aveva programmato, alle società sportive. Ci si ritrova quindi, malgrado la grande potenzialità, con un’offerta di strutture pubbliche per la pratica sportiva che non soddisfa la domanda, specie nelle periferie.

“Ciclicamente si rendono necessari interventi di manutenzione straordinaria per importi di spesa significativi. La mancanza di adeguate risorse comunali per tale finalità, insieme ad una capacità di progettazione degli uffici tecnici comunali non sempre puntuale, rende la programmazione degli interventi da eseguire molto frammentaria; a ciò si aggiungono le difficoltà e le lungaggini delle varie gare d’appalto”, si legge nella relazione di fine mandato del sindaco Cateno De Luca, dove l’assessore alle politiche sportive Francesco Gallo, confermato nella Giunta dell’attuale sindaco Federico Basile e neo eletto alla Camera dei deputati, motiva i pochi risultati raggiunti e fa il punto su quanto comunque realizzato e quanto si dovrà fare.

Con i finanziamenti del Pon metro sono stati realizzati interventi nel campo di Atletica Santamaria, negli impianti di Villa Dante, (piscina e campi tennis); con il finanziamento Sport e periferie si è intervenuto sul Palatracuzzi e sul Campo di Rugby a Sperone, altri lavori sono in programma a Santa Lucia sopra Contesse e Mili.

Sono stati eseguiti interventi per 500mila euro per l’omologazione dello stadio “Franco Scoglio” da parte della Lega Pro e l’agibilità dei settori Curva Sud, Tribuna A centrale e laterale, settore ospiti. “

Si è dato mandato al dipartimento Servizi tecnici di procedere ad appaltare tutti gli altri lavori necessari – si legge – per avere la piena agibilità di tutti i settori dello stadio, prevedendo una spesa di ulteriori 970 mila euro”. Da un lato c’è l’ente pubblico proprietario – il Comune – che lamenta la carenza di risorse e di personale, dall’altro vi sono le associazioni sportive che, pur di avere l’utilizzo a tariffe “politiche” degli impianti, scrive l’assessore Gallo, accettano di farsi carico di una serie di incombenze e responsabilità per le quali non sono titolati e talvolta neanche qualificati.

Il risultato è stato un continuo degrado delle strutture la cui gestione non è stata esternalizzata così come pensato all’inizio; resistenze degli attuali beneficiari delle concessioni di utilizzo, lentezze burocratiche, difficoltà a trovare soggetti veramente interessati, sono i principali ostacoli che l’Amministrazione comunale sottolinea di avere incontrato.

Si sta procedendo ad affidare gli impianti cosiddetti di quartiere alle società sportive fino ad un massimo di 15 anni; mentre gli impianti di dimensioni maggiori sono stati affidati ad enti e società pubbliche: a Messina Social City quelli di Villa Dante a Messina Servizi lo Stadio, all’ Università di Messina Campo di Rugby Sperone e Campo di calcio Annunziata.

Ad UniMe con una deliberazione di dicembre 2021 era stato affidato per 20 anni anche il complesso natatorio Cappuccini ma a gennaio 2022, il Cga ha emesso un’ordinanza con la quale sospendeva l’efficacia della sentenza del Tar di Catania, circa la volontà del Comune di revocare la gestione dell’impianto natatorio alla Asd Waterpolo, restituendo, quindi, con immediata efficacia, la gestione dell’impianto, alla società sportiva.

Il Comune ha deciso di tagliare la fornitura di gas con la conseguenza inevitabile che da lunedì la piscina all’aperto è chiusa, mentre quella coperta è inagibile già da tre anni. Per sollecitare l’Amministrazione a trovare una soluzione c’è l’interrogazione dei tre consiglieri comunali di FdI, Dario Carbone, Libero Gioveni e Pasquale Currò ed è stata avviata anche una raccolta di firme.

“La decisione di tagliare il gas alla piscina – aveva spiegato Francesco Gallo – è stata presa dal direttore generale del comune, basandosi su una serie di circostanze. Questa vicenda, ormai, ha assunto più contorni legali che sportivi. tra Comune e Asd Waterpolo Messina i rapporti si sono irrigiditi. Vedremo di trovare una soluzione, attraverso proposte transattive”.

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