Messina, passi in avanti per la realizzazione dell’I-Hub - QdS

Messina, passi in avanti per la realizzazione dell’I-Hub

Lina Bruno

Messina, passi in avanti per la realizzazione dell’I-Hub

sabato 11 Marzo 2023

Via libera del Genio civile alle demolizioni propedeutiche agli interventi per il primo lotto del Polo direzionale per l’innovazione, progetto dalle grandi ambizioni di Comune e Università

MESSINA – Un piccolo passo avanti verso la realizzazione di quello che è stato definito il progetto più audace e innovativo prodotto dall’Amministrazione De Luca. Il Genio civile ha autorizzato le demolizioni propedeutiche agli interventi del primo lotto dell’Innovation Hub dello Stretto, Polo direzionale per l’innovazione.

L’ok è arrivato in Conferenza dei servizi dopo l’esame documentale dei rilievi effettuati. Dai carotaggi, infatti, risulta che gli edifici sono in condizioni strutturali disastrose e quindi è molto meno oneroso abbatterli e ricostruirli utilizzando lo stesso suolo, piuttosto che ristrutturarli. Il via libera non significa che i lavori saranno immediati, ma potranno essere effettuati quando si completeranno alcune operazioni preliminari. In realtà, visti gli innumerevoli cantieri aperti in questo momento nel centro cittadino, non si sente la necessità di vederne aperto un altro in un’area strategica come quella interessata dal progetto e che si trova tra le due stazioni, centrale e marittima, e la cortina del porto.

Redatto in partenariato scientifico con l’Università di Messina, il progetto piace a imprenditori, sindacati, professionisti, politici. Gli edifici interessati alla demolizione sono gli ex Magazzini generali, i vecchi Silos Granai e l’immobile del Mercato ittico comunale. Doveva fare parte dell’operazione anche la Casa del portuale, al centro di una contesa tra Comune e Regione e che il precedente Governo guidato da Musumeci ha ceduto all’Ersu per trasferirvi gli uffici.

L’investimento previsto per i tre lotti programmati ammonta al oltre 71 milioni di euro. A giugno si era anche annunciato un finanziamento aggiuntivo di 65 milioni di euro. La realizzazione del primo lotto funzionale prevede oltre la demolizione dei tre corpi di fabbrica, la bonifica dell’intera area, la realizzazione di servizi e sottoservizi di rete, di un impianto fotovoltaico sul vicino parcheggio multipiano Cavallotti e le opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

Rispetto ai tempi programmati siamo già indietro, infatti nelle intenzioni dell’ex assessore Carlotta Previti, che ha voluto il progetto e lo ha seguito in tutte le sue fasi, il primo lotto sarebbe dovuto già partire a ottobre 2022, ma passeranno ancora altri mesi prima di potere vedere le ruspe in azione. Nella genesi di questa iniziativa, come raccontava Previti, c’è anche la volontà di costruire delle opportunità lavorative per le nuove generazioni e bloccare quei flussi da tempo inarrestabili di risorse umane che abbandonano Messina.

Il Polo della tecnologia e dell’innovazione dovrebbe quindi attrarre investimenti di società internazionali e allo stesso tempo attivare un processo di rigenerazione urbana nella zona della cortina del porto, una delle più preziose porzioni di territorio cittadino. L’area dove sorgerà l’I-Hub è inserita in Zes e quindi sarà appetibile per le multinazionali nel settore della tecnologia che vi potranno insediare i loro stabilimenti con il vincolo di assumere risorse locali e incubare le start up più promettenti.

Il progetto prevede che i tre plessi in disuso lascino il posto a edifici ad elevata efficienza energetica dove potrà nascere un centro d’eccellenza in ricerca e sviluppo, con il supporto di UniMe, nel settore della trasformazione digitale nelle Pubbliche amministrazioni del Sud. È prevista anche la creazione di un’area verde realizzata secondo i concept Green and innovation più audaci, con alberi e specie botaniche “mangia smog”, sistemi Smart di irrigazione e illuminazione ad altissima efficienza, connettività garantita dalle ultime tecnologie disponibili.

Il Polo tecnologico, secondo il progetto, diventerà il cuore pulsante della città, un luogo in cui recarsi per lavorare, studiare, o semplicemente per incontrarsi; un luogo fisicamente connesso con i principali sistemi di trasporto intercomunali e interregionali. L’area green avrà spazi per l’aggregazione giovanile, nei quali configurare anche azioni propedeutiche alla formazione e allo sviluppo di talenti e sviluppo di esperienze di inserimento dei giovani nel mercato del lavoro.

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