Martello: "Progetto va avanti con sostegno amministrazione comunale"
“Il governo Meloni, che ha ormai preso una deriva di estrema destra, vuole dichiaratamente trasformare Lampedusa da punto di primo approdo per i migranti, che restano sull’isola pochi giorni in attesa del trasferimento, in un campo profughi a cielo aperto nel quale i migranti potrebbero rimanere anche mesi in attesa della conclusione delle procedure di identificazione stabilite dal recente accordo europeo che ha avuto il sostegno del governo Meloni”. Lo dice Totò Martello, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Lampedusa e Linosa ed ex primo cittadino delle Pelagie. “Ho sempre sostenuto l’azione portata avanti qui a Lampedusa sul fronte della prima accoglienza umanitaria. Però, pensare di trattenere per settimane o mesi migliaia di persone su un’isola di 20 chilometri quadrati, la cui popolazione locale è di appena seimila persone, significa trasformare Lampedusa in un campo profughi, un po’ come Lesbo”.
Come una prigione in mezzo al mare
“Lo ripeto, mi batterò sempre in nome dell’accoglienza e del rispetto dei diritti umani. Ma al tempo stesso mi batterò, come ho già fatto in passato, per impedire che Lampedusa sia trasformata in una ‘prigione per migranti’ in mezzo al mare”. Per Martello “questo progetto va nella direzione opposta al rispetto dei diritti umani e deve essere chiaro a tutti i lampedusani che questo progetto sta andando avanti con il sostegno più o meno esplicito dell’amministrazione comunale guidata da Filippo Mannino e dal suo vice, il leghista Attilio Lucia, tanto è vero che nella cabina di regia nella quale si prendono certe decisioni c’è il segretario comunale, braccio destro del sindaco”, conclude Martello.