Miracolo ad Avola: salvato bimbo con sindrome di Kawasaki

Il miracolo di Avola: salvato bimbo di 3 anni con sindrome di Kawasaki

Daniele D'Alessandro

Il miracolo di Avola: salvato bimbo di 3 anni con sindrome di Kawasaki

Redazione  |
giovedì 03 Agosto 2023

Dopo giorni di febbre che non passava, con dolori e macchie sulla pelle i genitori di Edoardo, allarmati dalla situazione, hanno deciso di portare il figlio al pronto soccorso dell’ospedale avolese.

Una storia dal meraviglioso lieto fine si è verificata all’ospedale Di Maria di Avola, nel Siracusano.

Un bimbo di appena 3 anni, infatti, è stato salvato dai medici del nosocomio aretuseo che, riconosciuta la sindrome di Kawasaki, sono intervenuti tempestivamente.

A fornire il toccante racconto, riportato dal portale Avolanews, è la mamma Esther che, assieme al marito e al gemellino di Edoardo (questo il nome del piccolo) ha vissuto giorni di pura angoscia prima di poter tirare un enorme sospiro di sollievo e abbracciare forte il figlio.

Il piccolo ha contratto la sindrome di Kawasaki

Il piccolo è risultato affetto dalla sindrome di Kawasaki,una vasculite, che a volte interessa le arterie coronariche, con conseguenze gravissime.

Dopo giorni di febbre che non passava, con dolori e macchie sulla pelle i genitori di Edoardo, allarmati dalla situazione, hanno deciso di portare il figlio al pronto soccorso dell’ospedale avolese.

Una decisione provvidenziale, con Edoardo che è stato letteralmente salvato dall’équipe medica diretta dal Professor Giuseppe Di Stefano.

Il racconto della mamma: “Sindrome di Kawasaki sembrava malattia esentematica, genitori state attenti”

“Sembrava all’inizio una banale, seppur severa, infezione, ma fortunatamente i medici hanno deciso di indagare a fondo e hanno capito che si trattava di qualcosa di molto più grave – dice Esther, la mamma di Edoardo – La tempestività dell’intervento da parte del personale ospedaliero ha salvato la vita di nostro figlio”

La sindrome di Kawasaki si è manifestata con sintomi che avrebbero potuto trarre in inganno perchè facilmente interpretabili come “segno” di una malattia esantematica. Inoltre, all’inizio era stata individuata un’infezione da adenovirus.

“Non è facile da individuare – conclude Esther – perché la causa è tuttora sconosciuta e i sintomi possono facilmente essere scambiati per altro, come ad esempio una malattia esantematica. Vorrei lanciare un appello a tutti i genitori affinchè siano attenti a non sottovalutare la comparsa dei sintomi come alterazioni di bocca, labbra e pelle, congiuntivite, arrossamenti delle palme delle mani e della pianta dei piedi, mal di testa e dolori articolari”.

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