Rita Floridia: “La Polizia locale avrebbe il compito di verificare a campione i dati anagrafici dei cittadini”. Dubbi sulla fattibilità: le spiagge sono di proprietà demaniale. Il sindaco: “Decide la Regione”
MODICA (RG) – Sono tanti i cittadini italiani e soprattutto siciliani che si chiedono se e come si andrà a mare questa estate, anche in vista dell’arrivo del primo caldo. Un’idea alquanto singolare arriva da Modica: la consigliera comunale Rita Floridia ha proposto di andare in spiaggia in ordine alfabetico.
Il suggerimento, avanzato al primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate, e che dovrebbe poi essere inoltrato alla presidenza della Regione, sta facendo molto discutere in città – e anche altrove – perché considerata poco fattibile.
Secondo la consigliera Floridia, si potrebbe andare in spiaggia a giorni alterni seguendo il criterio dell’ordine alfabetico, il che consentirebbe un minor flusso di persone controllate eventualmente dalla Polizia locale o dai vigili volontari che potrebbero effettuare la verifica dei dati anagrafici con documento d’identità, a campione.
“Essendo la Sicilia un’isola meravigliosa – ha detto la consigliera Floridia – sarebbe ipotizzabile a mio avviso andare in spiaggia, pur mantenendo scrupolosamente tutti quegli accorgimenti necessari per legge (vedi il distanziamento sociale che prevede almeno un metro e mezzo di distanza tra due persone), anche la possibilità di andare in spiaggia a giorni alterni, seguendo il criterio dell’ ordine alfabetico, ad esempio il lunedì dalla A alla L, il martedì dalla M alla Z e a seguire viceversa, questo consentirebbe un notevole alleggerimento del flusso di persone, il controllo potrebbe essere predisposto tramite la Polizia locale o i vigili volontari, che a campione effettuerebbero la verifica dei dati anagrafici come da documento d’identità, per i nuclei familiari varrebbe quello da coniugati e per le coppie stabili il cognome dichiarato”.
Da parte del sindaco però non c’è nessuna presa di posizione anche perché le spiagge non sono di proprietà comunale ma demaniale e qualsiasi “limitazione agli ingressi, alle uscite, all’occupazione qualsiasi cosa viene rilasciata tramite concessione da parte del demanio e col controllo della Capitaneria di porto – ha sottolineato il sindaco – Siamo in attesa che la Regione, organo competente per legiferare, decida come quest’anno dev’essere la stagione balneare, deve fare il decreto e decidere se ci sono misure contingentate. Non ci può essere ad oggi nessuna persona – ha concluso il sindaco – che può decidere di pensare all’utilizzo di qualcosa che non è di competenza del Comune”.
Qualsiasi decisione sull’argomento, quindi, non può essere presa dai singoli comuni ma bisogna aspettare il parere regionale e quello nazionale.