Creare un museo all’aperto sui grani antichi. Questo
l’obiettivo del progetto “So far so close” del Corpo Europeo di Solidarietà che
si è appena concluso a Milena, in provincia di Caltanissetta, nato dalla
collaborazione fra l’Associazione “Il circo Pace e Bene” e l’Associazione
InformaGiovani.
Sedici volontari e volontarie provenienti da Germania,
Grecia, Italia, Portogallo, Polonia, Romania e Spagna hanno lavorato per
gettare le basi del primo museo di questo tipo in Sicilia, un luogo destinato a
diventare strumento di conoscenza, tutela e promozione del territorio e delle
tradizioni agricole e culturali dell’area.
Un lavoro manuale intrecciato con quello di scoperta e
studio del territorio, partendo da un trekking fotografico fra le “Robbe”, i
vecchi distretti da cui è nata Milena che sono diventati oggetto di una mostra
fotografica presentata alla popolazione.
Non sono poi mancati, nel corso delle due settimane, gli
incontri e i momenti di confronto con diverse associazioni del territorio, fra
cui ARCI, Libera, ANPI, il Collettivo Femminista Amarena e Mediterranea
Caltanissetta – Saving Humans con cui si è parlato di come giovani e meno
giovani delle aree rurali e geograficamente marginali esprimono forme di
attivismo e partecipazione democratica e dei problemi peculiari che incontrano.
Tutti temi che sono stati anche trattati nel corso di un
incontro con il Sindaco Claudio Cipolla, col quale sono state anche discusse le
possibilità e potenzialità offerte dallo sviluppo di programmi e progetti
comunitari con i giovani, con Erasmus+ e con il Corpo Europeo di solidarietà.
Complessivamente, da luglio ad agosto, sono stati quasi
50 i ragazzi e le ragazze italiani e stranieri che sono stati coinvolti da
InformaGiovani nel progetto “So far so close”, prima a Prizzi e Giuliana in
provincia di Palermo e poi appunto a Milena.
“Dal progetto – spiega Massimiliano Greco,
presidente di InformaGiovani – sono emersi spunti e idee per realizzare in
futuro, in collaborazione con le Amministrazioni locali e le tante associazioni
del territorio che hanno collaborato, nuove iniziative in quelle che per la
Commissione Europea sono “Aree ad alta priorità”
dove sperimentare nuovi percorsi di partecipazione
giovanile in un contesto internazionale.”
Per Carmelo Vitellaro, presidente de “Il Circo Pace
e Bene”, “questo è solo il primo passo di un’azione complessiva,
sistematica e programmatica, che la nostra Associazione, con al centro il suo
spazio culturale, il Magazzino Culturale “Ex oleificio”, sta mettendo
in campo per cambiare la narrazione, prevalentemente disfattista, riguardo alle
aree interne.”