Un furto di cavi di rame ha rallentato ulteriormente gli interventi per la riqualificazione della struttura che dovrà ospitare la Nave greca. Adesso l’obiettivo è chiudere i cantieri entro fine anno
GELA (CL) – Il Museo della Nave greca è quasi completo, il collaudo tecnico è avvenuto. Tutto stava procedendo nel migliore dei modi, ma è arrivato l’imprevisto insieme al “solito” contenzioso che rischia di rallentare ulteriormente tutto.
Museo della Nave greca, furto di cavi di rame
L’imprevisto è il furto di un ingente quantitativo di cavi di rame, per circa 40 mila euro, che ha creato un inatteso inghippo: la Soprintendenza ha chiesto alla ditta appaltatrice la copertura del danno, ma quest’ultima aveva già finito i lavori declinando ogni responsabilità. Si è allora parlato di un possibile intervento della Regione per il ripristino della cabina elettrica, in modo potere completare la parte tecnologica della struttura, mentre un’altra strada percorribile potrebbe essere quella di attingere ai fondi del Parco archeologico.
Al di la di tutto, la nave rimane ancora custodita nelle casse del Museo e di fatto la struttura è ancora chiusa e anche questa estate passerà senza turisti. “Questo inghippo – ha spiegato Donatella Giunta, direttore ad interim del Parco archeologico di Gela – avrà riverberi anche sui tempi dell’apertura del Museo, in quanto le casse del relitto sono custodite da noi e questo rallenta i lavori, ma siamo fiduciosi”.
Intanto il sindaco Terenziano Di Stefano e l’assessore comunale alla Cultura, Viviana Altamore, hanno incontrato l’assessore regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana, Francesco Scarpinato, che ha confermato l’attenzione per Gela. La nave gelese rientrerà nel circuito dei Musei della navigazione, che comprende anche le navi di Palermo, Lipari e Marsala e l’obiettivo di Palermo è valorizzare in tutti i modi queste risorse storico-culturali. “Abbiamo apprezzato – hanno affermato i rappresentanti della Giunta comunale – la disponibilità e attenzione che l’assessore Scarpinato ha mostrato sui nostri beni. Una disponibilità unita alla nostra collaborazione”.
Il Museo resta chiuso per i lavori di ristrutturazione
Intanto, il Museo resta chiuso per i lavori di ristrutturazione che stanno andando avanti regolarmente. Ci sono almeno sei operai tutti i giorni per incassare i fili dell’impianto della condensa, per completare pavimentazione al piano terra, abbattere una parete del lato Sud della sala Eschilo per creare un corridoio e infine tinteggiare. I lavori hanno interessato pure la facciata, tornata al vecchio progetto degli anni Sessanta, e un nuovo ampliamento nell’area occupata dagli uffici. In totale l’investimento ha sfiorato i 7 milioni di euro.
Entro la fine dell’anno i cantieri dovrebbero finalmente concludersi e di conseguenza si passerà all’allestimento delle sale, che impegnerà qualche mese (la stima prevede dai quattro ai cinque). Bisognerà quindi aspettare la prossima estate per vedere di nuovo fruibile il Museo archeologico regionale.