Natale, tra divieti e limitazioni per un italiano su tre salta un posto a tavola - QdS

Natale, tra divieti e limitazioni per un italiano su tre salta un posto a tavola

Natale, tra divieti e limitazioni per un italiano su tre salta un posto a tavola

giovedì 26 Novembre 2020

L’analisi Coldiretti/Ixe’ in vista delle festività. L’assenza di tavolate, pranzi e cene mettono a rischio 5 miliardi di euro di spesa

ROMA – Il Natale senza pranzi e cenoni rischia di far saltare il posto a tavola ad 1 italiano su 3 in una situazione in cui lo scorso anno la tavolata media per gli appuntamenti di fine anno degli italiani era composta di ben 9 persone. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè in riferimento al vertice del Governo sul tema pranzi-cene di Natale durante l’emergenza Covid.

“Il divieto alle feste private e ai tradizionali veglioni ma anche i limiti posti agli spostamenti, dal coprifuoco, l’invito a festeggiare tra conviventi e a tagliare drasticamente il numero delle persone a tavola fino ad un massimo di 6 commensali, significa di fatto – sottolinea la Coldiretti – maggiore sobrietà con meno brindisi ed un netto taglio delle portate senza contare i tanti italiani, spesso anziani, che saranno costretti a trascorrerlo da soli”.

“Natale senza pranzi e cenoni rischia di far perdere al sistema economico e occupazionale made in Italy – precisa la Coldiretti – fino a 5 miliardi che sono stati spesi lo scorso anno dagli italiani, in casa e fuori, solo per imbandire le tradizionali maxitavolate delle feste di fine”.

Le limitazioni mettono a rischio infatti intere filiere produttive agroalimentari colpendo – continua la Coldiretti – i consumi di 70 milioni di chili tra pandori e panettoni, 74 milioni di bottiglie di spumante, tonnellate di pasta, 6 milioni di chili tra cotechini e zamponi e frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci spariti dalle tavole lo scorso anno solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno”.

A pesare sono anche i limiti posti a locali e ristoranti in tutto il mondo che – sottolinea la Coldiretti – fanno crollare la domanda di prodotti agroalimentari Made in Italy in un momento determinante per i bilanci dell’anno di molte imprese. Le feste di fine anno fanno registrare ad esempio tradizionalmente il massimo di domanda di spumanti e vino italiani”.

Senza dimenticare l’impatto negativo della mancanza di turisti italiani e stranieri con quasi 1/3 della spesa turistica nel Belpaese sia destinata proprio all’alimentazione. Il crollo delle spese di fine anno a tavola e sotto l’albero rischiano di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani che nell’intero 2020 secondo fanno segnare un crollo storico del 12% con una perdita secca di 30 miliardi di euro, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017