Natalità 2021, record negativo in Italia ma "sorpresa" Sicilia - QdS

Crollo delle nascite, record negativo nel 2021 ma la Sicilia è una “sorpresa”

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Crollo delle nascite, record negativo nel 2021 ma la Sicilia è una “sorpresa”

Marianna Strano  |
lunedì 19 Dicembre 2022

I dati sulla natalità non promettono molto bene: sul calo delle nascite pesano, ovviamente, pandemia e crisi. Ma c'è un dato interessante per quanto riguarda la Sicilia.

Nel 2021 è record negativo per la natalità: secondo i dati Istat, infatti, i nati sono scesi a 400.249. Un calo dell’1,1% rispetto all’anno precedente, sul quale ha influito molto il periodo pandemico. Non mancano le sorprese però, come i dati incoraggianti della Sicilia e – in generale – del Mezzogiorno.

Le premesse sembrano negative anche per il 2022: secondo i dati provvisori di gennaio-settembre diffusi nel report Istat, infatti, le nascite sarebbero circa 6mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Ecco i dati più interessanti del rapporto “Natalità e fecondità della popolazione residente” diffuso nelle scorse ore.

Natalità, record negativo nel 2021: pesano pandemia e incertezza

In Italia si fanno sempre meno figli. E a pesare maggiormente sui dati definitivi relativi al 2021 e quelli ancora provvisori per i primi mesi del 2022 è sicuramente il clima di incertezza creato prima dalla pandemia da Covid e poi dalla guerra e dallo shock energetico. Eventi che hanno trasformato radicalmente la società, rendendola più malinconica e preoccupata per il futuro, e quindi anche meno propensa a fare figli. Se si aggiungono poi l’inflazione e il lavoro sempre meno accessibile, il calo della natalità non sorprende affatto.

Ecco i dati Istat in breve:

  • 1,18: numero medio di figli per le donne con cittadinanza italiana (nel 2008 era 1,33);
  • 31,6: età media alla nascita del primo figlio;
  • 39,9%: percentuale di figli nati fuori dal matrimonio.

Dal 2008 le nascite sono diminuite di ben 176.410 unità (-30,6%) e nel 2021 si è superato ancora una volta il record negativo di natalità. “Si tratta di un fenomeno di rilievo, in parte dovuto agli effetti strutturali indotti dalle significative modificazioni della popolazione femminile in età feconda, convenzionalmente fissata tra 15 e 49 anni. In questa fascia di popolazione le donne italiane sono sempre meno numerose: da un lato, le cosiddette baby-boomers (le donne nate tra la seconda metà degli anni Sessanta e la prima metà dei Settanta) sono quasi del tutto uscite dalla fase riproduttiva; dall’altro, le generazioni più giovani sono sempre meno consistenti. Queste ultime scontano, infatti, l’effetto del cosiddetto baby-bust, cioè la fase di forte calo della fecondità del ventennio 1976-1995 che ha portato al minimo storico di 1,19 figli per donna nel 1995″, si legge nel report Istat.

Nonostante l’immigrazione abbia contribuito – soprattutto nei primi anni Duemila – all’aumento dei tassi di natalità, con l’aumento dell’età media della popolazione straniera residente in Italia, “l’effetto migrazioni” sta subendo una battuta d’arresto.

Natalità e fecondità, dati Istat 2008-2021
Natalità e fecondità, dati Istat 2008-2021

Sicilia, una “sorpresa” sul fronte delle nascite

I tassi di natalità nel 2021 non sono incoraggianti per l’Italia, è chiaro. I nuovi nati sono al minimo storico, così come il livello di fecondità delle donne tra 15 e 49 anni (in leggera ripresa rispetto al 2020, con un valore medio di 1,25 figli, ma lontano dall’1,44 del 2010).

Non mancano tuttavia i dati sorprendenti, soprattutto nel Mezzogiorno. Al Sud, i dati sulla natalità si mantengono più o meno nella media nazionale ma con due evidenti eccezioni: Sicilia e Campania.

Istat, nello specifico, commenta i risultati sulla fecondità: “Sono degni di nota i valori registrati in Sicilia (1,35) e Campania (1,28)”. In Sicilia si registra anche il picco del numero medio di figli per donna del Mezzogiorno (pari a 1,32), anche se l’isola rimane lontano dal primato della Provincia Autonoma di Bolzano (1,64), una città nella TOP 3 anche nell’indagine del Sole24Ore sulla qualità della vita.

I nomi preferiti

I nomi preferiti dai neogenitori sono Leonardo e Sofia. Nel podio anche Alessandro e Tommaso come nomi maschili e Aurora e Giulia come nomi femminili.

Anche in Sicilia cambiano i gusti per i nomi e Leonardo si guadagna un significativo primato, dove Leonardo “scalza” lo storico primato di Giuseppe. Giulia, invece, rimane il nome femminile più gradito ai siciliani.

Immagine di repertorio

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