Novara di Sicilia, progetto per la sicurezza del centro abitato - QdS

Novara di Sicilia, progetto per la sicurezza del centro abitato

redazione

Novara di Sicilia, progetto per la sicurezza del centro abitato

martedì 25 Febbraio 2020

Uno dei borghi più suggestivi dell'Isola, da trent'anni convive con problemi legati al dissesto idrogeologico. Avviata progettazione esecutiva per interventi in via Benedetto Croce e in contrada Roccazza, nella frazione di San Basilio

MESSINA – Quello di Novara di Sicilia, nel Messinese, con le sue lavorazioni in pietra, le viuzze acciottolate e i portali delle chiese di San Nicolò e Sant’Antonio Abate, è uno dei borghi più suggestivi dell’Isola. Ma convive, da oltre trent’anni, con problemi di sicurezza nel centro storico che l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e diretto da Maurizio Croce, ha inserito nella programmazione, impegnandosi a risolverlo nel più breve tempo possibile. Oggi il primo traguardo con l’aggiudicazione – alla società di ingegneria Litos progetti di Santa Caterina Villarmosa – della progettazione esecutiva per interventi in via Benedetto Croce e in contrada Roccazza, nella frazione di San Basilio.

Ci troviamo in una zona con classificazione R4, ad alto rischio, e che necessita di misure urgenti per restituire ai residenti e alla fruizione turistica un sito di grande interesse. Due le aree oggetto dell’intervento: la prima a pochi metri da via Benedetto Croce, dove si sono verificate delle frane che ne hanno causato la chiusura al traffico veicolare per diversi mesi. La seconda è quella di contrada Roccazza, dove si procederà con il consolidamento del costone roccioso, la regimentazione dei corsi d’acqua e la costruzione di muri di contenimento.

Previsto anche il distacco dei massi pericolanti e l’ancoraggio di parti della roccia, oltre alla collocazione di tiranti passivi e funi di rinforzo in acciaio zincato, funzionali all’attività di imbracaggio. Sul versante interessato, le soluzioni progettuali comprendono la copertura con reti metalliche e la rimozione dei detriti e della vegetazione presente sulle pareti, ma anche la demolizione dei blocchi lapidei instabili e di ingente volumetria, eseguita da personale rocciatore qualificato.

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