Oltre ai classici sintomi vengono segnalati numerosi rush cutanei ai danni della pelle: ecco quali sono le zone colpite dalla variante Omicron
Non solo febbre e raffreddore, tosse e mal di gola, con la variante Omicron c’è anche un nuovo sintomo che potrebbe far scattare l’allarme contagio al Coronavirus: ovvero le eruzioni cutanee. Dalle ricerche svolte finora sembra che la variante Omicron del Covid sia meno pericolosa rispetto alle precedenti, ma sono stati segnalati diversi disturbi associati al contagio che costituiscono una novità nelle infezioni da coronavirus. In particolare, diversi pazienti positivi hanno sviluppato strani rash cutanei, principalmente sulle mani, sui piedi. Lo rivela Il Messaggero in un articolo a firma di Michela Allegri.
Le zone della pelle colpite da Omicron
I pazienti colpiti da questo nuovo sintomo, quasi nullo con le precedenti varianti, segnalano strani rash cutanei soprattutto su mani, piedi e gomiti: si tratta di una specie di irritazione circoscritta a piccole aree, che provoca prurito e si mostra abbastanza irregolare. La durata, così come vale per la gravità della malattia, è soggettiva ma può rimanere sulla pelle anche per diverse settimane. Sebbene possa colpire qualsiasi parte del corpo, è più frequente su mani e piedi.
Bolle, geloni e rigonfiamenti, altri segnali di Omicron
Ma c’è anche una seconda tipologia di eruzioni cutanee simili all’orticaria, che si caratterizza per la comparsa di bolle che causano prurito ed hanno una colorazione dal rosa pallido al rosso intenso. Ebbene, quest’altro sintomo della pelle è stato segnalato in chi è stato affetto da Covid-19 e descritto anche come simile al gelone, sintomo che accade quando una zona della pelle è continuamente esposta a freddo e ambienti umidi. Come riporta Il Messaggero, possono comparire macchie o rigonfiamenti dolenti sulla pelle che hanno una colorazione viola o rossa, rotondeggianti, “diffusi soprattutto sulle dita dei piedi, a livello della pianta in particolare sui lati e sul tallone”.