Palermo, l’impegno di Roche contro le maculopatìe - QdS

Palermo, l’impegno di Roche contro le maculopatìe

Palermo, l’impegno di Roche contro le maculopatìe

Mauro Seminara  |
venerdì 28 Giugno 2024

Tappa in Sicilia per il progetto nazionale di prevenzione e sensibilizzazione

PALERMO – Le maculopatie sono patologie oculari di cui si sente parlare poco. Forse fin troppo poco, considerando che dalla comparsa progrediscono rapidamente e possono condurre a una cecità completa. L’imperativo, soprattutto sopra una certa età, è il controllo regolare dall’oculista. Perché al momento è possibile intervenire, se la diagnosi è tempestiva, e fermare la progressione della patologia cristallizzandola allo stato della scoperta.

Maculopatie, la campagna di prevenzione promossa da Roche Italia

Allo scopo di diffondere questa necessità e promuoverne la prevenzione, è nata la campagna nazionale “Il tuo punto di vista conta – Non lasciare che le maculopatie ti fermino”, promossa da Roche Italia e approdata ieri a Palermo grazie anche alla sinergia con Lions Club Monte Pellegrino, la cui sensibilità in merito si è sempre concretizzata in iniziative di sensibilizzazione e attività volte allo screening e quindi alla prevenzione. Una giornata di screening si terrà proprio sabato nel capoluogo siciliano, all’interno del teatro Rouge et Noir di piazza Verdi.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente del Lions Club Monte Pellegrino, Salvatore Bivona – è rafforzare i sistemi per la cura della vista e per questo siamo impegnati nel coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso numerose attività dedicate alla cura degli occhi”.

All’evento di presentazione di ieri della campagna Roche Italia, nel circolo ufficiali dell’Esercito Italiano in piazza Sant’Oliva a Palermo, erano presenti vari partner e istituzioni come la Regione Siciliana e il Comune di Palermo, che hanno supportato il progetto con i rispettivi patrocini.

Ma cosa è la maculopatia?

Per una spiegazione chiara e scevra di errori di definizione, abbiamo chiesto alla dottoressa Maria Vadalà, dirigente medico al Policlinico Paolo Giaccone di Palermo e professore associato all’Università di Palermo in malattie dell’apparato visivo: “Maculopatìa è un termine un po’ generico, è giusto forse dare anche questa informazione più corretta. Per maculopatìa si intende l’interessamento patologico della regione centrale della retina che si chiama macula, quindi quella regione che è più coinvolta nella visione distinta, nella nostra capacità di guidare, di vedere il telegiornale piuttosto che di leggere. Le maculopatìe sono tante, perché tante sono le loro caratteristiche patologiche. Possono essere di ambito medico, quale la maculopatìa legata all’età, o la retinopatìa diabetica, possono essere di ambito chirurgico, come le maculopatìe a cellophane. Quindi in realtà è giusto che poi, nell’ambito della cosiddetta maculopatìa, solo un oculista può orientare più correttamente verso quella che è la giusta diagnosi ma anche il giusto trattamento, che può essere medico o in altre circostanze chirurgico oppure soltanto di osservazione clinica”.

Le maculopatìe sono quindi patologie legate all’età ed al diabete e in certi casi i due fattori coincidono. La popolazione invecchia, l’età media di aspettativa di vita aumenta e l’incidenza di questa patologia, come conferma la dottoressa Vadalà, non può far altro che aumentare negli anni a venire. “Circa il 20% della popolazione siciliana – ha spiega la docente universitaria Maria Vadalà – ha un’età maggiore di 65 anni, quindi una fetta di popolazione importante in cui fare screening potrebbe intervenire in maniera efficace per individuare quelle fasi precoci di alcune di queste forme di maculopatìa dove l’intervento terapeutico o anche semplicemente preventivo, di cambiamento di stile di vita per esempio, potrebbe essere utile. Se consideriamo la popolazione diabetica, il 7% dei siciliani è diabetico e uno su quattro ha più di 65 anni, quindi cumuliamo i due fattori di rischio”.

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