Palermo, mobilità sostenibile per l’area metropolitana - QdS

Palermo, mobilità sostenibile per l’area metropolitana

redazione

Palermo, mobilità sostenibile per l’area metropolitana

Sonia Sabatino  |
martedì 28 Marzo 2023

Presentato a Palazzo Comitini il nuovo Pums del territorio palermitano, che punta a realizzare una vera area integrata territoriale. Avviata la prima fase del progetto, che si concluderà a maggio

PALERMO – Raggiungere l’obiettivo di realizzare una mobilità sostenibile e integrata, in tutta l’area metropolitana, attraverso l’uso di strumenti innovativi che consentono la partecipazione attiva dei cittadini. Si è parlato di questo all’interno della Sala Martorana di Palazzo Comitini per la presentazione del nuovo Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) a opera del sindaco metropolitano Roberto Lagalla, e di Lucio Rubini, in rappresentanza della Tps Pro, società di ingegneria del traffico e dei trasporti.

Il progetto è articolato in quattro step e attualmente ci troviamo nella prima fase, che terminerà a maggio del 2023, in cui si punta a ricostruire il quadro conoscitivo della mobilità grazie all’utilizzo di big data telefonici e a un questionario online parlante e mobile friendly. Il form è già disponibile on line, quindi, fino al 5 maggio i cittadini dell’aerea metropolitana di Palermo potranno rispondere alle domande sull’attuale situazione della mobilità e proporre le loro idee da realizzare nel prossimo futuro.

“Il Piano – ha spiegato Lagalla – tende a convergere su Palermo perché il capoluogo è il punto di afferenza strategica delle mobilità provinciale, come per il trasferimento dalla stazione ferroviaria all’aeroporto. Abbiamo, dunque, pensato di dividere in aree omogenee la provincia, partendo da Cefalù, passare per il porto di Termini Imerese e arrivare fino a Punta Raisi. Il core business dell’operazione insiste nel Comune di Palermo. La zona orientale della provincia ha una a caratterizzazione prevalentemente turistica e naturalistica orientata, che ovviamente guarda a Cefalù sulla costa e alle Madonie all’interno, quindi, punteremo sulla biodiversità con approccio turistico. Sul versante Occidentale, fatto salvo l’orientamento al turismo balneare della parte costiera, fanno capo Partinico e Corleone con una vocazione agricola e agroalimentare”.

“Ciò che abbiamo principalmente apprezzato di questo progetto – ha aggiunto il sindaco metropolitano – è il fatto che gli estensori dell’atto programmatorio interrogheranno gli attori di sistema, cioè i cittadini, attraverso degli strumenti di partecipazione democratica, che credo debbano essere conseguiti sempre più spesso per raggiungere delle scelte condivise e strategie di ampio impatto territoriale”.

La raccolta delle informazioni terminerà a ottobre del 2023 con la definizione delle azioni da compiere attraverso i target di riferimento delineati e sarà finanziato con i fondi europei e del Pnrr. Un primo investimento per la realizzazione del progetto sarà di 932 mila euro, ma è chiaro che non sono sufficienti per realizzare le infrastrutture che si prospettano nel Pums metropolitano.

“Per attuare veramente il concetto di Città Metropolitana – ha affermato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Palermo, Maurizio Carta – non basta creare l’istituzione firmando un documento, è necessario poi realizzarlo e questo Pums ci consente di posare la vera prima pietra della nuova area integrata di Palermo”.

Al QdS Carta ha poi illustrato le principali soluzioni al vaglio per una zona fondamentale del capoluogo: l’area portuale che parte da via Amari e arriva alla Fiera del Mediterraneo, tra le più ostiche per il traffico cittadino. “Stiamo facendo dei sopralluoghi – ha detto – per verificare se attraverso un sistema di cambi di marcia, zone rimozioni e strade dedicate ai veicoli pesanti, è possibile alleggerire il traffico il prima possibile verso la circonvallazione senza attraversare parti già congestionate dal traffico. Qui c’è anche il problema della metropolitana che manca, ma questo sarà risolto a breve con il completamento del progetto del tram, nell’attesa che sarà effettuata la chiusura dell’anello della metropolitana. Inoltre, insieme all’Autorità portuale stiamo valutando di realizzare a Brancaccio il cosiddetto Dry Porto, cioè un’area i cui i mezzi pesanti che si devono imbarcare sosteranno e faranno lì i controlli, in modo tale che quando dovranno imbarcarsi non avranno bisogno di sostare fin dal pomeriggio lungo via Crispi”.

Nelle prossime settimane il percorso di partecipazione prevede una serie di tavoli di lavoro con enti, istituzioni e attori sociali, economici e culturali dell’area metropolitana. L’ascolto dell’opinione, dell’esperienza e dei bisogni di chi svolge un ruolo attivo sarà infatti cruciale per supportare un efficiente lavoro di costruzione del Piano.

“Oggi siamo in una delle città più trafficate d’Europa – ha spiegato Giovanni Migliore, professore dell’Università di Palermo, esperto a supporto della realizzazione del progetto – e grazie al Pums faremo in modo che il cittadino possa avere la possibilità di muoversi in molti modi diversi. Questo è chiaramente possibile solo attraverso un progetto condiviso con la cittadinanza ed il questionario online, così come i forum, saranno strumenti preziosi per individuare obiettivi coerenti con le attese degli utenti”.

“L’obiettivo del questionario – ha concluso Lucio Rubini in rappresentanza del team di progettisti aggiudicatari del bando di gara, formato dalle società Sintagma, Tps e Trt – è quello raggiungere il maggior numero di cittadini per intercettare i loro bisogni di mobilità. Si tratta di un questionario interattivo, rapido e intuitivo, accessibile sia da smartphone che da pc. Le risposte che verranno fornite consentiranno di redigere in modo partecipato il piano urbano della mobilità sostenibile della città metropolitana di Palermo”.

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