Palermo, prodotti ittici illegali: sequestro su 8.500 kg di pesce

Palermo, blitz della finanza sui prodotti ittici illegali: sequestrati 8.500 kg di pesce

Palermo, blitz della finanza sui prodotti ittici illegali: sequestrati 8.500 kg di pesce

Redazione  |
venerdì 10 Gennaio 2025

Al titolare dell'azienda una sanzione da 1.500 euro

Nell’ambito di attività di controllo economico del territorio, i Finanzieri della Compagnia di Bagheria, congiuntamente al personale della Capitaneria di Porto di Porticello, hanno effettuato un sequestro di otto tonnellate e mezzo di pesce in parte privo di certificazioni di tracciabilità, o conservato in condizioni igieniche non sicure, per un valore commerciale pari a oltre 100 mila euro, a carico di una ditta, operante a Santa Flavia.

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In particolare, all’atto dell’accesso, i militari hanno anzitutto accertato come l’impresario conservasse, pronti per la vendita, circa 700kg di varie specie di pescato, senza alcuna attestazione dell’origine.

Palermo, prodotti ittici illegali. Sequestro da circa 8.500 kg

Successivamente, insieme ai medici dell’A.S.P. di Palermo, i finanzieri e i militari della Capitaneria di Porto
hanno sottoposto a sequestro altri 7.800 kg di prodotti ittici conservati in celle frigorifere prive delle necessarie certificazioni sanitarie e collocate in locali aziendali completamente sconosciuti all’amministrazione finanziaria, in quanto non dichiarati con apposita SCIA.

Palermo, al titolare una sanzione da 1.500 euro

Le attività complessivamente svolte hanno permesso di confiscare e distruggere 700kg di pescato, e di impedire la vendita, in attesa di ulteriori accertamenti, degli altri 7.800kg, con una contestazione provvisoria di €1.500 di sanzioni amministrative a carico del titolare.

L’operazione per garantire la qualità dei prodotti e un mercato trasparente

I controlli eseguiti perseguono la duplice finalità: quella di garantire che le attività commerciali che operano nella legalità non subiscano la concorrenza di chi opera in violazione di legge, e quella di evitare che il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggi il mercato del pescato locale e nazionale, caratterizzato da elevati standard di qualità attraverso la completa tracciabilità della filiera di sfruttamento.

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