Gli appalti sono stati già assegnati dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale
Investimento di 160 milioni: interessati i porti di Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle
PALERMO – Interventi di restyling che modificheranno radicalmente il volto del porto di Palermo e investimenti per 160 milioni per la concessione dei servizi portuali negli scali di Palermo e Termini Imerese (136 milioni) e per la realizzazione delle infrastrutture energetiche e reti dati (Smart Port) nei porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle (oltre 23,5 milioni). Tutto passa attraverso una serie di appalti già assegnati o appena pubblicati dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale (Adsp).
Sul waterfront del capoluogo siciliano l’Autorità guidata dal presidente Pasqualino Monti continua a intervenire con massicci lavori di riqualificazione e demolizione. A ottobre 2019 è stato inaugurato il nuovo porticciolo di Sant’Erasmo, che però appena tre mesi dopo è stato danneggiato dalle mareggiate. Per questo “con i massi del salpamento del molo Sud si sta per realizzare una protezione per evitare i danneggiamenti provocati dal mare che, nei mesi invernali, si sono aggiunti a quelli dei vandali”, ha spiegato Monti in occasione del nostro reportage sulle infrastrutture del capoluogo pubblicato l’11 giugno. Già nel 2018 sono stati demoliti 22 silos in calcestruzzo ospitati sul Molo Piave, un tempo utilizzati per la conservazione delle granaglie ma ormai in disuso.
A fine maggio sono stati assegnati i lavori di demolizione di altri sette immobili nell’ambito “di un intervento di complessiva riqualificazione dell’intera area prospiciente la Calata Marinai estesa fino al limite dell’area Portuale sulla via Crispi che si stende dal Varco Sammuzzo al Varco Santa Lucia, interessando nella sua interezza anche il Molo Piave”, con la sola eccezione degli edifici oggi sede della Capitaneria di Porto e dell’Agenzia delle Dogane. Si tratta in particolare di una sala pompe (un vero e proprio bunker con pareti e copertura di cemento armato di un metro e mezzo di spessore), un magazzino frigo, un locale ormeggiatori, l’ufficio Grandi Navi Veloci, un deposito bagagli, un bar e l’ex capannone Atlantica, che insieme sommano 2.673 metri quadrati di superficie coperta. Tutti “corpi di fabbrica totalmente privi di valore storico e/o architettonico – si legge nella relazione tecnica descrittiva -, per lo più costruiti nell’ultimo quarantennio in modo disordinato senza seguire alcuna specifica tipologia costruttiva e con destinazione d’uso diversa da quella (impropria) alla quale sono oggi adibiti”.
I lavori, su una base d’asta di 683mila euro, sono stati assegnati alla ditta Patriarca Group Srl con un ribasso d’asta del 38,7%, per un importo finale di 422mila euro. Il cantiere durerà quattro mesi. A inizio mese, infine, l’Adsp ha pubblicato due bandi per rinnovare (con la formula della finanza di progetto) gli scali di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle con l’affidamento per vent’anni di alcuni servizi portuali e nuove assunzioni.
Il bando che riguarda Palermo e Termini Imerese vale da solo 136 milioni e prevede: un piano di pulizia e decoro, oltre che al porto, al Molo Sud e nei porticcioli di Sant’Erasmo, Cala e Castello a Mare, Acquasanta-Villa Igiea e Arenella; un piano di raccolta differenziata con servizio di call center; nuovo verde nel sito archeologico del Castello a Mare e alla Cala; un sistema di interventi di manutenzione programmata e non programmata, sia ordinaria che straordinaria; i servizi di viabilità e mobilità all’interno del porto commerciale e crocieristico di Palermo con la riorganizzazione della segnaletica esistente, un servizio di mobilità interna al porto (gratuito per i passeggeri) con un bus da 58 posti e uno da 9 e un servizio di instradamento ai varchi; la realizzazione di un nuovo parcheggio multipiano, su cinque livelli, nella zona di via Patti, in prossimità del Castello a Mare, fino a un massimo di 251 autovetture, da costruire al posto degli ex stabilimenti frigoriferi oggi in disuso.
E ancora, la gestione e la manutenzione della rete di distribuzione elettrica all’interno dello scalo portuale di Palermo; un intervento di manutenzione straordinaria sull’impianto idrico di Palermo e Termini Imerese; e un piano di pulizia e decoro a Termini Imerese.