Nulla da fare, per l'ennesima volta, per plastic tax e sugar tax: le due misure verranno ancora rinviate e tagliate dalla Manovra.
Plastic tax e sugar tax restano un rompicapo per il Governo. Le due tasse sulla plastica e le bevande zuccherate con molta probabilità verranno tagliate fuori dalla prossima Manovra che dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri lunedì 16 ottobre.
Le due imposte, introdotte dal Governo Conte II nel 2019, riguardano le tasse sul consumo dei manufatti in plastica con singolo impego e quella sul consumo di bevande analcoliche edulcorate. Entrambe non sono mai entrate in vigore e sono state rinviate di anno in anno.
Negli scorsi scorsi mesi si era parlato addirittura di una loro abolizione. Tuttavia, plastic tax e sugar tax sono tornate in auge in queste settimane con l’ipotesi di un loro inserimento nella Manovra 2024, nei giorni della disperata ricerca del Governo di quelle risorse utili da immettere in Legge di Bilancio.
Che cos’è la plastic tax
Nel dettaglio, la plastic tax è un’imposta dal valore fisso di 45 centesimi di euro che i produttori, gli importatori e i consumatori dovrebbero essere obbligati a pagare con ogni chilo di prodotti in plastica, venduti o acquistati.
L’idea di fondo è quella secondo la quale, alla luce di questo sovrapprezzo, venditori e consumatori possano essere spinti a ripiegare su prodotti sostituitivi come quelli biodegradabili.
Che cos’è la sugar tax
La sugar tax è una tassa che tocca il consumo delle bevande analcoliche edulcorate ed è fissata a 10 euro per ettolitro in caso di prodotti finiti e di 25 centesimi di euro per chilo in caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione.
Il principio è lo stesso della prima tassa: scoraggiare gli acquisti di tali prodotti e scegliere bevande più salutari. Complessivamente, secondo le aspettative del Ministero dell’Economia e delle Finanze, le due tasse avrebbero un gettito stimato intorno ai 650 milioni di euro. Non una cifra enorme, ma nemmeno una somma alla quale rinunciare a cuor leggero.
Plastic tax e sugar tax, si va verso rinvio al 2025
Come spiegato in precedenza, l’introduzione di queste due tasse è stato sempre rinviato. Inizialmente, le imposte erano state menzionate nel decreto Rilancio del 2020, durante la pandemia da Coronavirus, e nella Manovra 2020.
Successivamente, plastic tax e sugar tax fanno fatto la loro comparsa nella Legge di Bilancio del 2021, rinviandole rispettivamente al 1° luglio 2021 e al 1° gennaio 2022. Il decreto Sostegni bis del 2021 aveva ripreso le imposte, spostando la plastic tax al 1° gennaio 2022.
Ciò, però, non è bastato: le tasse sono state ulteriormente posticipate di un anno, prima con la Manovra 2022 e, in seguito, con la Manovra 2023. Al momento, plastic tax e sugar tax dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio 2024, ma nell’aria vi è un ulteriore rinvio al 2025. Sei rinvii in quattro anni. Se non è un record, poco ci manca.