PNRR, Europa e dintorni - QdS

PNRR, Europa e dintorni

Antonino Lo Re

PNRR, Europa e dintorni

Giovanni Pizzo  |
venerdì 31 Marzo 2023

Ormai c’è una strategia, una sottile linea scura, che passa dalla resistenza passiva al PNRR, agli ostacoli italiani al Mes

Ormai c’è una strategia, una sottile linea scura, che passa dalla resistenza passiva al PNRR, agli ostacoli italiani al Mes, l’astensione sulle regole dell’automotive, alle estenuanti trattative sui migranti. Si chiama prendere tempo, rallentare processi decisionali europei, già ingolfati per le regole dell’unanimismo. A che fine?

Il fine è chiaro, aspettare un altro parlamento europeo ed un altro asse politico. Da anni le due più grandi famiglie europee, Socialisti e Popolari, hanno tenuto un asse condiviso ed una Commissione consociativa. La Meloni, oggi, forse, alleata con sapiente strategia e convenienza reciproca con il partito azienda FI, con l’apporto determinante di Marina Berlusconi, sta cercando di innescare una guerra di trincea che rompa il rapporto tra Ppe e Psoe.

Il fine è mettere in piedi un nuovo asse che riunisca Popolari e Conservatori, magari esteso a gruppi liberali, come i macroniani probabilmente indeboliti ed altri. Tutto questo dipenderà dagli esiti delle prossime elezioni europee, a giugno 2024.

La strategia è certamente ambiziosa, non peregrina, sul piano politico, ma nel frattempo l’Italia, regista di questa operazione, in che condizioni arriverà al lavacro elettorale futuro? Su quali alleati può contare? Certo è l’interessamento dell’ormai sodale Tajani, che da membro storico del Ppe vanta rapporti antichi con Weber, attuale capo dei popolari. Ma in Germania bisognerà vedere quali leadership prevarranno, nel faticoso post Merkel. Il binomio CDU/CSU che articolazione avrà da qui al voto? I tedeschi sono conservatori, squadra che vince non si cambia, e l’asse con un Psoe indebolito li ha portati con Ursula alla guida europea. Ma soprattutto i potenti club economici europei, manifatturieri e finanziari, che tipo di governance sosterranno? Di fatto sono stati loro a sostenere le varie Commissioni degli ultimi vent’anni. Ed i vari programmi di spesa comunitaria hanno ricevuto infatti notevoli influenze di lobby e gruppi di interesse ben precisi. Cosa cambierà domani?

La strategia conservatrice, in un momento di paure e incertezze, per diversi livelli di instabilità, farà presa sui popoli europei che andranno al voto? Certo su questa dinamica la guerra ad est influisce e non poco. Come influiscono le tensioni nel fronte mediterraneo, nella contraddizione di esigenze di forze lavoro nuove e flussi migratori di difficile, se non impossibile, gestione. A questo si aggiungono tensioni ed incertezze provenienti dall’Atlantico, con gli Usa anch’essi prossimamente al voto.

La scommessa di Meloni è chiara, ma nonostante l’assoluta, ad oggi, inconcludenza di una opposizione, sconta la volubilità ormai assodata dei sempre meno elettori che vanno a votare. Il Paese non sta bene, tra pandemie e liste di attesa, leader politici e religiosi spesso ricoverati, potere d’acquisto in discese ardite e tassi sui mutui in risalite verticali, spesa pubblica al contagocce, non si arriverà a giugno prossimo felici e contenti. L’unica buona notizia è il quasi rientro dall’emergenza energetica, cosa che dovrebbe portare la Meloni a promuovere De Scalzi agli Esteri e Tajani agli Interni. Qui il vero vulnus per la strategia di Giorgia. Per progetti di blitzkrieg europei così ambiziosi ci vogliono Panzer Division e generali alla Rommel. I suoi sanno più di Rimmel alla De Gregori, tra pagine chiare (bianche) e pagine scure.

Così è se vi pare.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017