Ponte sullo Stretto “come può Draghi ignorare le indicazioni della Commissione Trasporti Ue” - QdS

Ponte sullo Stretto “come può Draghi ignorare le indicazioni della Commissione Trasporti Ue”

Ponte sullo Stretto “come può Draghi ignorare le indicazioni della Commissione Trasporti Ue”

venerdì 24 Giugno 2022

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di Giovanni Mollica

Caro Direttore,

approfitto ancora una volta della Sua cortesia per inviarLe alcune riflessioni su un tema che, come ben sai, mi sta a cuore da un paio di decenni almeno. Lo spunto viene dall’articolo degli ottimi D’Amico e Leo, pubblicato a pag. 7 del tuo Quotidiano di Sicilia.

In esso Adalbert Jahnz, portavoce polacco della Commissione europea, “suona la sveglia al Governo italiano” per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Evidenziando come tutti gli studi fatti, da “quelli ambientali a quelli economici, sociali e occupazionali”, indicano che la costruzione dell’opera porterebbe “solo vantaggi per lo sviluppo non solo della Sicilia ma dell’intera Italia” e che “il cofinanziamento del CEF (Connecting Europe Facility) potrebbe arrivare fino al 50% per gli studi e fino al 30% per i lavori”. All’ipereuropeista nostro Presidente del Consiglio quest’ennesima sollecitazione non basta ancora?

Governare significa decidere, pur se la scelta può dispiacere qualcuno. Così Draghi ha fatto riguardo all’invio delle armi in Ucraina, in adesione alla richiesta della Commissione europea ma in contrasto con la maggior parte degli italiani. E non ho dubbi che il Premier si esprimerà con altrettanta fermezza sul bando alla vendita di auto con motore endotermico e sulla deroga ottenuta per Ferrari e Lamborghini.

Spiace che la coerenza filo europea dell’ex Presidente della Bce mostri la corda quando riguarda la difesa dei più deboli, quei cittadini meridionali con redditi pari a un centesimo (o meno) dei possessori delle super car fabbricate in Emilia e Romagna. E ignori le annose richieste della Commissione e dello stesso Parlamento europeo relative a coesione territoriale, completamento della Rete ferroviaria del Sud, abbattimento delle emissioni dovute al gommato, tutela della fauna ittica e riduzione dell’inquinamento nello Stretto di Messina. Per non parlare delle rassicurazioni sul rispetto delle norme internazionali di sicurezza in mare durante il traghettamento dei convogli ferroviari passeggeri nello Stretto. Che oltre cento cittadini attendono da più di un anno.

Un insieme di omissioni che culmina nell’implicita condivisione della clamorosa tattica dilatoria attuata dal Ministro Giovannini per rinviare, con motivazioni risibili, la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Un’elusione delle sollecitazioni dell’Ue che buona parte della stampa meridionale ormai contesta apertamente. Non è credibile che Draghi ignori l’esodo annuale di decine di migliaia di giovani da Calabria e Sicilia e condivida ulteriori irragionevoli rinvii della costruzione di un’opera che tutto il mondo attende. La stessa Raffaella Paita, esponente renziana al Parlamento europeo, ha dichiarato al Quotidiano di Sicilia: “I nemici del Ponte, che sono nemici del Sud, non hanno più argomenti”. Tutte le obiezioni all’immediato riavvio dei lavori – prima fra tutte la tecnicamente indifendibile affermazione dell’irrealizzabilità del Ponte a campata unica – sono ormai miseramente cadute. Ultima quella della presunta opposizione dei cittadini messinesi, preso atto che le elezioni comunali del 12 Giugno hanno visto il 70% dei consensi andare a candidati a sindaco pontisti, a fronte di meno dell’1,5% (uno virgola cinque per cento!!!) al candidato simbolo del nopontismo messinese, umiliato da un risultato che non ha bisogno di ulteriori, impietosi commenti.

Come può il Presidente del Consiglio più europeista della storia d’Italia, ignorare quanto detto da Jahnz e, prima di lui, da tutti i Commissari ai Trasporti della Commissione Ue? Le direttive europee valgono solo a nord di Eboli? Il disastro economico e sociale che affligge Sicilia e Calabria può cinicamente proseguire?

Giovanni Mollica
Messina

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