La testimonianza di due donne, Mariolina e Silvana, che saranno espropriate dalla loro casa e le diverse le affermazioni degli esponenti del M5S in merito.
“Se la mia casa la dovessi cedere per un ospedale oncologico per i bambini la cederei, ma non per una cosa inutile come questa”. Lo dice ad Ansa Mariolina De Francesco, che sarà espropriata della casa – in tutto sono circa 450 le case da espropriare – in cui ha vissuto per 23 anni con marito e figlie sulla sponda messinese, dove dovrebbe sorgere un pilone del Ponte sullo Stretto.
“È mai possibile che lo sviluppo di Sicilia e Calabria dipenda esclusivamente dal ponte? Perché la sua presenza non è considerata un insulto a questo ambiente così meraviglioso e unico?”, domanda invece ad Ansa Silvana Ficarra.
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“È partita oggi la procedura degli espropri sui territori che, nelle intenzioni del Governo, dovranno ospitare il progetto del Ponte di Messina. Una procedura complessa e tortuosa che assume più i contorni di una manovra elettorale in vista delle Europee”. È quanto afferma in una nota la senatrice siciliana del Movimento 5 Stelle, Ketty Damante.
“Un’opera che, per compatibilità ambientale e economica – aggiunge – si configura come un’opera dannosa e incompleta che ha un solo beneficiario, il Ministro dei trasporti Salvini. Comitati di cittadini e associazioni stanno, infatti, preparando una serie di eccezioni anche in virtù delle gravi incertezze che gravano sull’opera quali l’esatta entità dei finanziamenti, la valutazione d’impatto ambientale oltre alle caratteristiche tecniche dell’opera” aggiunge la senatrice.
“Le comunicazioni della Società dello Stretto di Messina gettano, tuttavia, nello sconforto migliaia di cittadini che sarebbero interessati dagli espropri. Prima di ogni altra cosa si diano risposte certe sul futuro dei territori altrimenti è solo propaganda“, conclude Damante.
Espropri Ponte sullo Stretto: le opinioni del M5S
Daniela Morfino
“Ha del ridicolo la disinvoltura con la quale si stanno muovendo tanto il governo tanto la società ‘Stretto di Messina Spa’ sul tema degli espropri. Il progetto aggiornato ha appiccicate sopra 68 osservazioni del comitato scientifico, la valutazione d’impatto ambientale non è stata fatta e di conseguenza il progetto esecutivo non c’è. Quindi di preciso di cosa parliamo? L’impressione è che pur di aprire il cantiere quest’estate Salvini stia tirando dritto facendo finta di non vedere le varie falle ancora da tappare nell’intera operazione. Ovviamente tutto questo calpestando ogni diritto dei cittadini, che disperati giustamente protestano. Situazione piuttosto grave ma per niente seria, come quasi sempre accade con il governo Meloni”. Così in una nota la deputata M5s, Daniela Morfino.
Barbara Floridia
“Ci risiamo: relativamente al ponte sullo Stretto, il governo oggi annuncia in pompa magna l’avvio del piano espropri. Si fa passare il messaggio che in quattro e quattr’otto verranno demolite centinaia di case, lasciando ai cittadini uno sportello informativo per capire come fare fagotto e togliersi dai piedi. In realtà le cose non sono così semplici come la Società Stretto di Messina Spa vuole farle sembrare: la pubblicazione dell’avviso non significa affatto che gli espropri, e a seguire il cantiere, partiranno”. Così la senatrice messinese del M5S Barbara Floridia.
“Sappiamo che le associazioni e i comitati dei cittadini stanno preparando centinaia di osservazioni al progetto che dovranno essere valutate tutte con la massima attenzione e che ci sono le autorizzazioni relative all’impatto ambientale da ottenere. Non ci sembrano passaggi banali, anzi vogliamo proprio vedere chi si prenderà la responsabilità di dare il disco verde a un progetto così impattante e con ancora così tante lacune, che non porta alcuna vera utilità” aggiunge.
“Abbiamo la conferma, purtroppo, di un modo di procedere piuttosto approssimativo da parte di governo e istituzioni locali, con il Comune di Messina che è atteso in primo luogo tutelare i suoi abitanti e non altre parti. Le comunicazioni, però, restano fuorvianti, poco trasparenti e si agisce sempre comprimendo i diritti dei cittadini, i quali già in origine sono stati tagliati fuori dal dibattito pubblico sull’opera, pur previsto dal nostro codice degli appalti, ma rispetto al quale per il ponte il governo ha preferito derogare. La propaganda di Salvini la conosciamo, ma non può valere tutto” conclude Floridia.
Giuseppe Conte a Messina il 15 aprile
“Nel giorno in cui è stato reso pubblico l’elenco con i riferimenti catastali ed i nominativi delle centinaia di persone che subiranno l’esproprio delle abitazioni per espletare i lavori per il Ponte sullo Stretto, il deputato regionale Antonio De Luca, Capogruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle, e la senatrice Barbara Floridia annunciano che Giuseppe Conte sarà a Messina lunedì 15 aprile a partire dalle 16.00, per incontrare i cittadini e parlare delle devastanti conseguenze sul territorio causati da quest’opera”. È quanto si legge in una nota del Movimento 5 Stelle.
“La presenza a Messina del nostro leader – proseguono i due esponenti pentastellati – conferma l’attenzione a livello nazionale nei confronti della nostra città, che rischia di essere smantellata per far spazio ai cantieri del Ponte. C’è bisogno di chiarezza su quanto sta accadendo e dobbiamo stare accanto ai cittadini che rischiano di perdere la propria casa”.