Nonostante il maltempo, si torna a viaggiare, tranne in Sicilia, che resta in arancio e ha tre nuove zone rosse. E mentre si parla di stagione balneare, a Palermo, controlli in parchi e zone costiere
Non sarà un vero e proprio esodo, ma dopo quasi un anno di lockdown, l’Italia si prepara ad affrontare il primo weekend festivo in “semilibertà”.
Da lunedì scorso le piazze e le strade delle grandi città, almeno quelle in zona gialla, sono tornate a brulicare di persone, ma da domani ci si aspetta il tutto esaurito tra mete turistiche e culturali del Paese, con la speranza di ristoratori ed operatori di provare a raddrizzare una stagione fin qui drammatica.
Un piccolo passo che potrebbe segnare l’inizio di un nuovo corso, segnato dal record di 508 mila vaccini somministrati in 24 ore.
Un dato che – assicurano gli esperti – andrà ad incidere col tempo sulla curva dei contagi che ancora oggi ha fatto segnare oltre 13 mila nuovi casi e 263 vittime.
Regioni, non solo giallo
Tra le Regioni che dovranno ancora aspettare per l’allentamento delle restrizioni c’è invece la Sicilia, che è e resta arancione. Così come Basilicata, Calabria, Puglia.
Da lunedì, poi, la Sardegna da rossa diventerà arancione e la Val d’Aosta da arancione a rossa.
Primo maggio, torna il Concertone
Ma il Primo maggio rappresenta una data importante anche perché, dopo un anno di stop, riprenderanno, seppur con strette limitazioni, anche le manifestazioni legate alla festa dei lavoratori.
Su tutte quella di Roma, con il tradizionale Concertone che tornerà sul palco, seppur ancora senza pubblico in presenza.
Torneranno a essere aperti anche i siti archeologici e i musei di quasi tutta Italia. C
ancelli aperti anche al Parco di Pompei, che poi da lunedì renderà visitabile anche tutti gli altri siti della Soprintendenza.
A Roma tornano accessibili le Terme di Caracalla, la Villa di Livia e l’Arco di Malborghetto.
Ma non sarà comunque un “liberi tutti”, come ricordano molti amministratori locali che continuano a lanciare appelli alla responsabilità.
Stretti controlli
Da oggi saranno intensificati i controlli delle forze dell’ordine non solo su strade e autostrade ma anche nei potenziali luoghi di assembramento come litorali, spiagge o piazze della movida.
Soltanto ieri sono state controllate quasi 90 mila persone, con 976 sanzioni e 20 denunce. Chiuse anche dodici attività che non rispettavano le restrizioni.
Test per le ferie estive
Il weekend del primo maggio segnerà un test importante in vista anche delle tanto agognate ferie estive, con la consapevolezza quest’anno di non ripetere gli errori del 2020.
Per 47 milioni di italiani (tanti sono in zona gialla) ci sarà la possibilità di andare a pranzo e cena al ristorante ma anche di visitare musei, teatri e cinema, che – lentamente – stanno cominciando a ritrovare il proprio pubblico.
Sarà consentito, inoltre, lo spostamento tra regioni anche di colore diverso, muniti però del cosiddetto green pass, il documento che certifica l’avvenuta vaccinazione o, eventualmente, la negatività al tampone nelle 48 ore precedenti il viaggio.
Proprio per questo si segnalano ancora file per sottoporsi al test e ottenere il “via libera” per il fine settimana.
Boom di prenotazioni negli agriturismo
A certificare la voglia degli italiani di tornare a viaggiare è anche il boom di prenotazioni arrivate per gli agriturismo con servizi di ristorazione presenti nelle aree gialle.
A rivelarlo è la Coldiretti che ha stimato, per gli operatori del settore, una perdita di circa 1,2 miliardi di euro.
Atteso il sold out anche nelle isole, con Portofino che si prepara alla ripartenza con l’apertura-simbolo dello Splendido Mare, dependance di lusso in Piazzetta.
Presi d’assalto i litorali di tutta Italia, anche se l’apertura ufficiale della stagione balneare arriverà solo tra un paio di settimane.
In Sicilia al mare dal 16 maggio
E in Sicilia, grazie a un’ordinanza firmata ieri dal governatore Nello Musumeci, la stagione balneare partirà domenica 16 maggio.
Il provvedimento è stato adottato di concerto con l’assessore regionale dell’Ambiente, Toto Cordaro.
Fino a sabato 15, quindi, sono sospese le attività degli esercizi balneari, la fruizione delle spiagge libere e la balneazione in tutta l’Isola.
Restano consentite, invece, manutenzione, montaggio e allestimento degli stabilimenti balneari e la pulizia della spiaggia di pertinenza.
Controlli a Palermo in parchi e zone costiere
Di contro, a Palermo, in vista di questo week end il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica ha disposto l’intensificazione dei dispositivi di controllo interforze per scongiurare assembramenti e spostamenti non consentiti in alcune aree cittadine, come parchi e zone costiere.
Maggiori controlli anche agli ingressi dei supermercati per verificare l’effettivo utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, il rispetto delle prescrizioni sul distanziamento sociale e la predisposizione di erogatori di gel disinfettante per le mani prima dell’accesso agli esercizi.
Altre tre zone rosse in Sicilia
Intanto la situazione dei contagi a livello di certi territori in Sicilia non migliora, e ieri Musumeci ha istituito la “zona rossa” in tre Comuni: Ravanusa (Agrigento), Santa Caterina Villarmosa (Caltanissetta) e Nizza di Sicilia (Messina), così come richiesto dai sindaci e a seguito delle relazioni delle Asp.
Le restrizioni scatteranno da domani e resteranno in vigore fino a mercoledì 12 maggio.
Prorogata, inoltre, fino al sette maggio la “zona rossa” per il Comune di Longi (Messina).