Il segretario regionale della federazione Ugl Metalmeccanici, Angelo Mazzeo, commenta la notizia di un possibile investimento da 100 milioni.
“Guardiamo con enorme interesse al progetto di rilancio dell’area ex Blutec di Termini Imerese, che potrà coinvolgere circa 900 lavoratori tra diretti ed appartenenti all’indotto, ma siamo profondamente rammaricati per non essere stati coinvolti in questo processo pur rappresentando un congruo numero di unità lavorative iscritte.”
Con queste parole il segretario regionale della federazione Ugl Metalmeccanici, Angelo Mazzeo, insieme al segretario della Ugl Sicilia Giuseppe Messina, commentano la notizia di un possibile investimento da 100 milioni di euro da parte di una cordata (che vede, tra gli altri, una multinazionale ucraina) nel sito che da anni attende di tornare ad essere produttivo.
“Siamo infatti venuti a conoscenza tramite la stampa di questa opportunità che riteniamo davvero importante per la rinascita di un polo che, finalmente, potrebbe tornare a dare lavoro a chi se l’è visto togliere senza averne colpa. Abbiamo appreso, inoltre, che nel programma di realizzazione degli impianti previsti dai gruppi che si sono esposti ci sarà spazio anche per il recupero del personale dell’indotto. Principio per cui, come Ugl, ci siamo particolarmente battuti in questi anni.
Ci auguriamo, quindi, che i commissari dell’ex Blutec, in tempi brevi, tirino fuori il bando necessario per consentire alle imprese che si sono esposte di poter formulare l’indispensabile manifestazione di interesse. Da parte nostra – concludono Mazzeo e Messina, sebbene qualcuno pensa di emarginare la Ugl da questa fase, continueremo a vigilare attentamente affichè il tutto venga svolto nel pieno interesse dei lavoratori e del territorio.”