Grazie al rating legalità, le realtà del territorio migliorando la propria reputazione ottengono benefici nei rapporti con Pubblica amministrazione e Istituti di credito. Attinelli: “Così si promuovono i comportamenti etici”
RAGUSA – Premiare le aziende del territorio che operano nella legalità. Di questo ha discusso, ieri, la Conferenza degli ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della Sicilia nel webinar “Rating di Legalità e Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001: novità e spunti per la valorizzazione degli strumenti di corretta gestione aziendale”.
Hanno partecipato Maurizio Attinelli, presidente dell’ordine dei dottori commercialisti di Ragusa, Renzo Caponetti, presidente della Fai Antiracket e antiusura, e i relatori Carmelo Giurdanella e Domenico Merlino.
“Il rating di legalità è uno strumento innovativo – ha dichiarato Maurizio Attinelli – introdotto in Italia nel 2012, volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale. Si traduce in un’attestazione rilasciata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato indicante il rispetto della legalità e del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business da parte delle imprese che ne fanno richiesta. La misurazione avviene con un massimo di tre stellette. L’impresa può ottenere una stelletta quando risponde ai requisiti minimi previsti dal regolamento, potendo però vedersi riconosciuto un incremento di un plus per ogni requisito aggiuntivo che dichiara di rispettare, in virtù dell’adesione a protocolli di legalità contro le infiltrazioni della criminalità organizzata. Questo strumento, sviluppato in accordo con i ministeri degli Interni e della Giustizia, riconosce premialità alle aziende che operano secondo i principi della legalità, della trasparenza e della responsabilità sociale”.
“A dicembre 2020 risultano 8.032 soggetti in possesso del Rating – ha detto dal canto suo Renzo Caponetti – di cui circa il 59,4% presenta una sola stelletta, il 33,6% due stellette, mentre solo il 7% può vantare la terza. La maggior parte delle domande di attribuzione del Rating di Legalità proviene da società ed enti di medie dimensioni”.
Carmelo Giurdanella ha trattato “le agevolazioni previste dalla legge per le imprese che aderiscono alle disposizioni del Rating della legalità”, mentre Domenico Merlino ha affrontato il tema del “decreto legislativo 231/2001 con la previsione di una responsabilità personale e diretta dell’ente collettivo per la commissione di una serie di reati da parte delle persone fisiche”, che abbiano agito nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso.
Possono richiedere l’attribuzione del Rating le imprese o gli enti che svolgono attività d’impresa, purché siano rispettati i seguenti requisiti: sede operativa nel territorio nazionale; fatturato minimo di due milioni di euro; iscrizione alla data della richiesta di Rating da almeno due anni nel registro delle imprese o nel Rea.
Biagio Tinghino