Senza termovalorizzatori costi di gestione doppi rispetto al Nord. Intanto solo una manciata di Comuni siciliani ha adottato il nuovo sistema di calcolo basato sulla spazzatura prodotta
I principi europei del “chi inquina paga” e del “paga per quello che butti” non hanno ancora attraversato lo Stretto. Secondo il Rapporto dell’Ifel “La diffusione della tariffazione puntuale in Italia nel 2019”, pubblicato lo scorso luglio, solo uno dei 390 Comuni isolani ha adottato un sistema di tariffazione puntuale, cioè sulla base della spazzatura prodotta. Il 391° ente siciliano, Misiliscemi, non era ancora “nato” nell’anno preso in esame dal report. Ad oggi solo una manciata di Comuni siciliani ha adottato tale sistema di calcolo, tra cui Santa Teresa di Riva, Aci Bonaccorsi e Belpasso.
I siciliani, nonostante spesso abbiano un servizio scadente, pagano e tanto: l’ultima rilevazione dell’Osservatorio “Prezzi e tariffe” di Cittadinanzattiva registra una differenza di quasi 100 eur… Per consultare tutto l’articolo abbonati cliccando sul link