L’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 20 dello scorso 4 novembre, ha fornito chiarimenti sulla nuova normativa. Il Dlgs 209/2023 ha rivisto sensibilmente il concetto, sia per le persone fisiche che per quelle giuridiche
ROMA – Con il Decreto legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023, in attuazione della legge delega sulla riforma tributaria (legge 111 del 9 agosto 2023), è stato rivisitato sensibilmente il concetto di residenza fiscale, sia per quanto riguarda le persone fisiche che per quanto riguarda le persone giuridiche. Le nuove disposizioni sono entrate in vigore lo scorso primo gennaio 2024. Tuttavia per le società e gli enti con esercizio non coincidente con l’anno solare, i nuovi criteri si applicano a partire dal periodo successivo a quello in corso al 29 dicembre 2023.
Lo scopo dichiarato della riforma è stato quello di rendere il concetto di residenza fiscale più coerente con l’orientamento internazionale, tenendo conto delle Convenzioni sottoscritte dall’Italia per evitare le doppie imposizioni. Si ricorda che la nuova normativa sulla residenza fiscale è stata oggetto di una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate, la n. 20 del 4 novembre 2024, con la quale sono stati forniti importanti chiarimenti in merito alla determinazione della residenza fiscale delle persone fisiche, società ed enti, al fine principale di uniformare le disposizioni e garantire maggiore certezza del diritto.
Per quanto riguarda la residenza delle persone fisiche, si ricorda che, prima delle modifiche in commento, una persona fisica era considerata fiscalmente residente in Italia…