Riportare il territorio messinese al centro del dibattito nazionale - QdS

Riportare il territorio messinese al centro del dibattito nazionale

Lina Bruno

Riportare il territorio messinese al centro del dibattito nazionale

giovedì 17 Novembre 2022

Eletta in Senato con Sud chiama Nord, il progetto politico di Cateno De Luca, l’ex assessore comunale Dafne Musolino illustra i suoi obiettivi come neo componente di Palazzo Madama

MESSINA – La continuità territoriale, i collegamenti nello Stretto, la riperimetrazione delle aree portuali, l’impiantistica per i rifiuti. Questi alcuni temi su cui la neo senatrice Dafne Musolino vuole fare proposte e sollecitare il Governo durante il suo mandato parlamentare. Eletta nella lista Sud chiama Nord, progetto politico meridionalista dell’ex sindaco Cateno De Luca, Musolino da assessore si è occupata di Ambiente, Politiche del mare, Attività produttive ed è stata anche presidente della Srr Messina area Metropolitana. A Palazzo Madama è confluita nel gruppo delle Autonomie e fa parte della IX Commissione permanente Attività produttive e della X Affari sociali.

Il gruppo delle Autonomie promuove istanze di differenti territori, come imposterà il suo lavoro da unica rappresentante siciliana?
“Il gruppo è improntato sulla libera espressione del voto, proprio perché ci sono istanze territoriali diversificate, non ci sono vincoli a esprimere un voto unanime sulle varie proposte, però condividiamo l’obiettivo finale è cioè la tutela e la valorizzazione dell’autonomia territoriale, alla fine convergiamo perché comunque il punto di vista del Governo è sempre centralista”.

Vi siete astenuti sulla fiducia, starete all’opposizione?
“La presidente del Consiglio Meloni nel discorso di insediamento ha detto che vuole risolvere la questione meridionale. Nel mio intervento ho ribadito che ben venga, ma vogliamo sapere in che termini concretamente vuole occuparsene. La nostra non è una posizione preconcetta. Se dovessero essere promosse misure a favore della Sicilia ci troverà pronti a discuterle e sostenerle. Non posso accontentarmi del ministro Salvini che parla del Ponte mentre, come mi è successo, un aliscafo ha un’avaria, torna indietro, scarica i passeggeri, aspettiamo un’ora per ripartire e prendiamo il treno per Roma per il rotto della cuffia”.

Siete quindi favorevoli alla realizzazione del Ponte…
“Certo che lo siamo. Si vuole adottare il ‘Sistema Genova’: lo facessero, ma lì sono state varate misure specifiche dal punto di vista ambientale. Sono stata assessore all’Ambiente e conosco le difficoltà del caso. La parte più impegnativa è stata quella dello smaltimento delle macerie della demolizione, con il piano di caratterizzazione presentato da Rfi. In Sicilia e Calabria non abbiamo siti appositi. Dove e come andrà smaltito tutto il materiale di risulta e con quali costi? Dico al ministro che ha convocato i presidenti di Sicilia e Calabria che se si vuole fare sul serio si devono coinvolgere anche i sindaci, perché le esigenze del territorio sono loro a conoscerle. Il Ponte si farà fra tre, cinque anni, nel frattempo ci sono problemi che il Governo deve affrontare subito. La questione del pendolarismo, la realizzazione della continuità territoriale. Perché la Sardegna deve avere garantita la quota di biglietti aerei per viaggiare e la Sicilia no?”.

Insieme a lei ci sono altri tre senatori messinesi. Collaborerete anche se siete in gruppi diversi?
“La differenza tra me e loro è che loro sono già stati in Parlamento e hanno già avuto l’opportunità di sposare alcune battaglie per portare un beneficio alla città di Messina, ma non si registra un grande impegno in tal senso. Non si dica, come fanno i cinquestelle, che hanno lavorato per la continuità territoriale perché Rfi ha una concessione sessantennale, con interventi nei limiti di spesa del bilancio intesa a rafforzare la rete al Nord, a migliorare i servizi di assistenza ai passeggeri, ma quella di Villa continua a essere una stazione in stato di semi abbandono e Messina altrettanto. Presenterò progetti, andrò avanti con delle proposte concrete, mi auguro di incassare il loro sostegno”.

Su quali altri temi lavorerà?
“Intanto l’impiantistica per i rifiuti, questione regionale fondamentale per lo sviluppo dei servizi dell’Isola, per superare un arretramento economico e sociale che produce sempre maggiori costi che gravano sui cittadini. A Messina poi c’è un problema sulla gestione del waterfront. All’Autorità portuale nel 1994, e poi con la riforma Delrio all’Autorità di sistema, sono state attribuite competenze su aree che non hanno nulla a che fare con i servizi portuali. La Passeggiata a mare, la Real Cittadella, il Ringo, la Cittadella fieristica, sono zone urbane sottratte alla competenza del Comune che paga una concessione demaniale all’Adsp. È necessaria una riperimetrazione delle aree di competenza dell’Adsp, restringendole a quelle che per definizione attengono ai servizi portuali”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017