Secondo il pubblico ministero, Rosalia Messina Denaro potrebbe "compiere altri delitti finalizzati al controllo economico del territorio".
Rosalia Messina Denaro, sorella del boss Matteo, sarebbe potuta diventare “l’erede” naturale dell’ex superlatitante dopo la sua cattura avvenuta il 16 gennaio scorso. È quanto scrive il pubblico ministero in un passo riportato nelle esigenze cautelari dell’ordinanza per la donna, finita in manette all’alba di oggi, venerdì 3 marzo, con l’accusa di avere aiutato nel corso degli anni il fratello a sfuggire alla cattura.
“Già il fatto di appartenere all’associazione mafiosa Cosa nostra – si legge – è sintomo di per sé di una personalità particolarmente pericolosa e tendente al crimine”.
Rosalia Messina Denaro, il pm: “Può compiere delitti economici”
“Nel caso di Rosalia Messina Denaro – aggiunge il pm – l’essere stata la donna che ha gestito al più alto livello i rapporti con il capo mafia rende evidente il pericolo che l’intera associazione, dopo l’arresto del fratello, possa individuare in lei la nuova mente strategica dell’organizzazione“.
Il pubblico ministero sottolinea, inoltre, che “i flussi di denaro da ella gestiti sono ancora tutti in circolazione o custoditi in luoghi sicuri, di talché, se lasciata in libertà, la donna ben potrebbe compiere altri delitti finalizzati al controllo economico del territorio o a reinvestimenti illeciti o più in generale prosegua nell’attività criminale in Cosa nostra o per conto di Cosa nostra”.
Rosalia Messina Denaro, oltre ad aver favorito la latitanza del fratello, ha gestito per conto suo anche la cassa di famiglia, oltre alla rete di trasmissione dei cosiddetti “pizzini”, i biglietti del boss contenenti informazioni e ordini impartiti dal malavitoso.