Salute pubblica a Montallegro, ora si attende il nuovo Governo - QdS

Salute pubblica a Montallegro, ora si attende il nuovo Governo

Pietro Vultaggio

Salute pubblica a Montallegro, ora si attende il nuovo Governo

venerdì 14 Ottobre 2022

I dati sui decessi per tumore hanno prodotto un’interrogazione in Parlamento che non ha ancora ricevuto risposta. Il sindaco Cirillo: "Portare questione sul tavolo del prossimo ministro della Salute"

MONTALLEGRO (AG) – Tante domande, ma nessuna risposta. Ritorniamo sulla casistica che vede aumentare il numero di chi muore di cancro sul territorio comunale. I dati sono riferiti a un report, trasmesso dal Comune alla locale Pro Loco, relativo a un lasso di tempo lungo venti anni (dal 2000 al 2020). Nella fattispecie, su 560 morti ben 252 sono deceduti per tumore.

La Pro loco locale ha rilanciato questi dati in concomitanza della presentazione al Tar del ricorso contro un nuovo progetto di soggetti privati per la costruzione di un impianto integrato per il trattamento e il recupero di frazione organica da raccolta differenziata (Ford), da realizzarsi proprio nel territorio di Montallegro, accanto alla mega discarica su cui, di recente, si sono accesi i fari dell’Autorità giudiziaria per ipotesi di inquinamento ambientale.

Già lo scorso febbraio il sindaco Giovani Cirillo, il presidente e il vice della Pro Loco, Giosuè Scalia e Rosanna Iacono, il deputato regionale Giovanni Di Caro, ascoltati da tecnici e dirigenti di dipartimenti regionali in IV Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità diretta da Giusy Savarino, avevano lanciato un messaggio chiaro: “A Montallegro c’è una delle discariche più grandi della Sicilia con milioni di tonnellate di rifiuti abbancati in quindici anni di attività”.

Nel frattempo, la questione è approdata anche alla Camera dei Deputati: lo scorso 8 settembre si è tenuta una conferenza alla presenza dell’onorevole Michele Sodano, Commissione Bilancio, del senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, del sindaco di Montallegro Cirillo, dei componenti della Pro loco locale e del legale della Pro loco, Santo Botta. Abbiamo contattato il primo cittadino per avere un aggiornamento sulla questione: “Tutto nasce – racconta al QdS – dall’interrogazione fatta dall’onorevole Sodano, con cui si è chiesto ai ministri della Salute e della Transizione ecologica di avviare un’indagine, ma come sappiamo poi il Governo Draghi è caduto e non sappiamo che fine abbia fatto questa interrogazione parlamentare”.

“Spero vivamente – aggiunge il primo cittadino – che venga messa sul tavolo del prossimo ministro della Salute. Durante la conferenza dell’8 settembre abbiamo ribadito, ancora una volta, il bisogno di iniziare un’indagine per constatare il perché di questo aumento di morti per tumore nella nostra città. Quello che posso dire è che, allo stato attuale, non abbiamo ottenuto nulla da questa conferenza”.

“Non appena si insedierà il nuovo ministro – ha concluso – io stesso manderò una lettera per essere ricevuto al fine di portare a termine questa interrogazione di notevole importanza”.

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