Siracusa, un’alleanza per formare i “cittadini del domani” - QdS

Siracusa, un’alleanza per formare i “cittadini del domani”

Luigi Solarino

Siracusa, un’alleanza per formare i “cittadini del domani”

giovedì 17 Novembre 2022

Comune, magistratura, avvocati e Università entrano nelle aule scolastiche della provincia per sensibilizzare i più giovani sull’importanza delle regole di convivenza sociale

SIRACUSA – Un’“alleanza” tra l’Amministrazione comunale, la magistratura, gli avvocati e il dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo di Messina per diffondere tra gli studenti, in particolare, ed i giovani, in generale, la cultura della legalità.

È quanto ci si propone attraverso il Progetto “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva” che è stato presentato nel corso di un incontro svoltosi presso l’Urban Center di Siracusa. Detto Progetto rientra nell’offerta formativa che il Comune di Siracusa ha proposto alle scuole siracusane.

Hanno aderito alla proposta ben dieci istituti comprensivi (Giacarà, Martoglio, Wojtyla, Santa Lucia, Falcone-Borsellino, Archia, Chindemi, Brancati, Paolo Orsi, Archimede) e otto scuole superiori (Tommaso Gargallo, Einaudi, Orso Mario Corbino, Federico di Svevia, Gagini, Insolera, Quintiliano ed Enrico Fermi). All’incontro erano presenti numerosi studenti delle scuole che hanno aderito oltre ai rappresentanti dei soggetti succitati.

“Un progetto importante – ha dichiarato il sindaco, Francesco Italia – del quale siamo convinti. Ciò che vedo dal mio osservatorio mi preoccupa, perché noto una degenerazione dei comportamenti sociali e sempre più spesso sono protagonisti i giovani. Un fenomeno che deve essere combattuto con il concorso delle istituzioni, degli enti e delle categorie del territorio, i quali devono agire assieme come se fosse una vera e propria alleanza. Questo progetto, che proponiamo da tanti anni, si rivolge alle scuole dove i giovani si formano nella fase della crescita, ma è sempre più necessario riuscire ad agganciare le famiglie e renderle parte attiva del percorso”.

“Si tratta di un progetto di cittadinanza attiva che passa per due fattori: uno è il recupero alla memoria di chi si ha speso la propria vita per la legalità, non solo i nomi noti ma anche persone esemplari rimaste sconosciute – ha aggiunto l’assessore alla Legalità, Fabio Granata – ; l’altro fattore è quello della consapevolezza e della ricerca della verità. I ragazzi devono essere spinti a interessarsi a ciò che avviene qui ed oggi in città, a iniziare dalle grandi inchieste sui rifiuti industriali e dal degrado e dalla devastazione dei beni comuni. Quindi impegnarsi avendo al nostro fianco la magistratura, qui presente ai massimi livelli con la Procura, il Tribunale e l’Anm, gli avvocati, con il presidente dell’Ordine, ma soprattutto la scuola che resta la più grande agenzia formativa e di educazione a nostra disposizione”.

“Crediamo nella bontà di questo progetto – ha detto il procuratore della Repubblica di Siracusa, Sabrina Gambino –. Il ruolo della magistratura passa anche attraverso queste iniziative rivolte al contesto in cui opera così come è doveroso per noi delineare le priorità della nostra azione adeguandole al territorio”.

“Questa iniziativa – ha affermato la presidente della prima sezione del tribunale civile, Veronica Milone, – permette ai noi magistrati di essere vicini alla formazione dei giovani e alla cittadinanza e di affermare che la magistratura può avere un ruolo attivo nella società perché portatrice di valori a cominciare dalla legalità“.

“Sposiamo con entusiasmo questo progetto – ha concluso il presidente dell’Ordine degli avvocati, Carmelo Greco, – perché da otto anni siamo stati coinvolti e organizziamo iniziative di educazione alla legalità e di alternanza scuola lavoro. Bisogna partire dai giovani per innescare quei cambiamenti sempre più necessari“.

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