Stalla abusiva a Biancavilla, maxi sanzione e sequestro di animali

La stalla abusiva nel deposito illegale: scatta maxi sanzione per 43enne nel Catanese

La stalla abusiva nel deposito illegale: scatta maxi sanzione per 43enne nel Catanese

Redazione  |
venerdì 17 Novembre 2023

Un fabbricato abusivo in mattoni utilizzato per tenere sequestrati esemplari di animali senza microchip: il controllo e i provvedimenti nel Catanese.

I carabinieri di Biancavilla hanno effettuato un controllo e scoperto una stalla abusiva creata in un deposito in contrada Scirfi. I militari hanno eseguito il sequestro degli animali e applicato sanzioni per un totale di 63mila euro.

Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri del comando provinciale etneo, proseguono l’attività contro il fenomeno delle corse clandestine di cavalli e altri reati simili ai danni degli animali, dietro i quali spesso si celano l’ombra e gli interessi dei clan mafiosi: nell’anno in corso, i militari hanno denunciato più di 27 persone ed emesso sanzioni per oltre 100mila euro.

Stalla abusiva a Biancavilla, il controllo

Negli scorsi giorni, i carabinieri della stazione di Biancavilla hanno effettuato un servizio perlustrativo delle periferie rurali del paese, dove all’interno di un terreno di contrada Scirfi, hanno scoperto un fabbricato abusivo in mattoni, adibito a stalla, in cui era stato richiuso uno splendido esemplare di equino col mantello di colore rosso-fulvo.

Immediata la richiesta d’intervento dei medici veterinari dell’Asp di Catania, Distretto veterinario di Paternò, al fine di accertare le sue condizioni di salute, ed escludere che fosse stato maltrattato. Questo dubbio è infatti sorto ai carabinieri poiché all’interno della stalla abusiva sono state trovate alcune mensole contenenti diversi farmaci veterinari, di cui la proprietaria dei luoghi, una 41enne del posto, non è stata in grado di fornirne la prescrizione medica necessaria per l’acquisto.

In attesa dell’arrivo degli specialisti, i carabinieri hanno trovato nella tenuta anche delle galline e delle caprette tibetane, per cui hanno deciso di sottoporre ai dovuti controlli anche quegli animali.
Durante gli accertamenti, è stato confermato che le caprette non erano munite dell’obbligatorio microchip. Inoltre non era stato richiesto, e quindi nemmeno rilasciato dall’ASL veterinaria competente, né il “codice stalla per cavalli”, né il passaporto dell’animale, che è obbligatorio e serve a identificare i cavalli destinati al consumo umano e quelli non macellabili.

I provvedimenti

Al fine di tutelare la salute degli animali trovati nella stalla abusiva, i carabinieri li hanno affidati in custodia giudiziale all’istituto catanese di incremento ippico per la Sicilia, in stato di isolamento fino all’esito delle analisi infettivologiche e microbiologiche, per accertare il loro stato di salute, nella speranza che il cavallo non sia stato adoperato per corse clandestine e, quindi, non sia stato vittima di maltrattamenti.

Per la donna è scattata una maxi sanzione amministrativa da 63.600 euro sia per l’abusivismo edilizio di cui si è resa responsabile, che per le carenze nei confronti degli animali che deteneva.

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