“Il nostro obiettivo primario deve essere quello di guardare ai bisogni dei pazienti – dice il Vicepresidente della Camera Mulè – investendo in ricerca e tecnologia. Con questo convegno, insieme ai clinici e alle associazioni pazienti, oggi lanciamo due messaggi: abbiamo bisogno di investire maggiori risorse per i test NGS, incentivando la diagnosi precoce, e per lo sviluppo di nuove tecnologie per i dispositivi medici perchè possano migliorare la qualità di vita dei pazienti. Sono tutte necessità che abbiamo chiare e su cui lavoreremo nei prossimi mesi”.
“E’ necessario, per un maggiore e più efficiente utilizzo di test NGS, una collaborazione importante tra Istituzioni e politica – dichiara Paolo Marchetti, Professore ordinario di oncologia medica all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – per andare incontro alle esigenze dei pazienti. Non è sufficiente effettuare un test genomico per pensare di trattare i pazienti al di fuori di un percorso controllato e condiviso. Evitare trattamenti improvvisati e promuovere la conoscenza in questo settore della oncologia mutazionale rappresenta la sfida che stiamo conducendo insieme alle Istituzioni”.
L’evento, organizzato con il patrocinio non condizionante di Servier Italia e Roche, ha visto la partecipazione dell’Associazione Pazienti Italia Colangiocarcinoma e di Diabete Italia Onlus.
“I dispositivi medici hanno un ruolo strategico – dichiara Riccardo Candido, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi – Abbiamo oggi delle opportunità tecnologiche che permettono un miglioramento del controllo glicemico, nel prevenire le complicanze e migliorare la qualità di vita delle persone. Ormai le evidenze scientifiche sono solide nel dimostrare che questi strumenti danno una grande efficacia. A noi il compito di far sì che vengano utilizzati in modo appropriato formando i professionisti e i pazienti”.
-foto ufficio stampa Esperia Advocacy –
(ITALPRESS).