I gravi problemi di salute, la quarantena e l'ingresso su TikTok. Così Ornella Zocco ha cominciato a conquistare una platea di bambini. Poi è arrivata la challenge incriminata e quello scotch sul volto l'ha obbligata a calare il sipario.
Ornella Zocco è diventata famosa grazie a TikTok e al videoclip “Bello pazzerello“, realizzato con la giovanissima cantante neomelodica Benny G. Nelle scorse settimane la Procura di Firenze l’ha accusata di istigazione al suicidio e le ha sequestrato due cellulari, oltre che impedirle l’accesso al suo account su TikTok.
Oggi, in una videointervista per QdS.it, racconta la sua verità e si commuove, tra sentimenti di rabbia e nuovi propositi. Ne approfitta per salutare i fan più affezionati e dedica a loro il ritornello del suo tormentone.
“I bambini sono il mio pubblico, accuse false”
Per l’influencer di Lentini le accuse infamanti sarebbero frutto d’invidia: “Non si capacitano del fatto che io abbia tanti seguaci, mi hanno accusato di ogni cosa possibile, dallo spreco di cibo – peraltro scaduto – al mancato rispetto delle norme anticovid“, dice.
E racconta di aver fatto ingresso nel mondo dei social durante la quarantena, di essere riuscita a conquistare una platea di giovanissimi, anche della fascia d’età 0-5 anni.
“Amo i miei bambini, tra loro tanti disabili, bimbi speciali a cui ogni giorno ho cercato di strappare un sorriso – aggiunge Zocco -. TikTok non mi ha fatto più pensare alla mia grave malattia e la mia camera 9 in ospedale era sempre gremita di gente. Ho fatto tornare la felicità anche a chi viveva in depressione e non voleva più vivere. Quest’inchiesta mi ha tolto quello che amo di più. Ignoro i commenti d’odio e invito da sempre tutti quelli che li subiscono a fare altrettanto. Non riuscirei a far del male a una mosca e non ho denunciato i leoni da tastiera, ma gli inquirenti potranno ben vedere la verità”.
Il video incriminato
La signora non sa ancora dalla Procura quale sia il video che le è costato l’accusa di istigazione al suicidio, ma presume possa riguardare la challenge promossa da un tik toker asiatico in cui i partecipanti dovevano fasciarsi il volto con il nastro adesivo.
Lei ha partecipato su invito di un bambino e, se potesse tornare indietro, non lo rifarebbe. A chi ha pensato potesse c’entrarci qualcosa con la morte della bimba di Palermo risponde che non è così e che questa triste pagina di cronaca l’ha fatta piangere.
Oltre che essere un’influencer, Ornella Zocco è anche mamma di tre figli che apprezzano la sua popolarità. Da madre riconosce i rischi del web e ritiene che i genitori debbano sorvegliare attentamente i loro figli affinché non cadano vittime di pericolose trappole.
Intanto attende con fiducia i nuovi sviluppi dell’inchiesta, certa di non aver agito con cattiveria, e riferisce che persino gli agenti polizia postale – che hanno dovuto eseguire il sequestro – le hanno mostrato tutta la loro comprensione.