TikTok, la videointervista della Zocco, "Accuse? Tutta invidia" - QdS

TikTok, la videointervista della Zocco, “Accuse? Tutta invidia”

TikTok, la videointervista della Zocco, “Accuse? Tutta invidia”

martedì 09 Febbraio 2021

I gravi problemi di salute, la quarantena e l'ingresso su TikTok. Così Ornella Zocco ha cominciato a conquistare una platea di bambini. Poi è arrivata la challenge incriminata e quello scotch sul volto l'ha obbligata a calare il sipario.

Ornella Zocco è diventata famosa grazie a TikTok e al videoclip “Bello pazzerello“, realizzato con la giovanissima cantante neomelodica Benny G. Nelle scorse settimane la Procura di Firenze l’ha accusata di istigazione al suicidio e le ha sequestrato due cellulari, oltre che impedirle l’accesso al suo account su TikTok.

Oggi, in una videointervista per QdS.it, racconta la sua verità e si commuove, tra sentimenti di rabbia e nuovi propositi. Ne approfitta per salutare i fan più affezionati e dedica a loro il ritornello del suo tormentone.

“I bambini sono il mio pubblico, accuse false”

Per l’influencer di Lentini le accuse infamanti sarebbero frutto d’invidia: “Non si capacitano del fatto che io abbia tanti seguaci, mi hanno accusato di ogni cosa possibile, dallo spreco di cibo – peraltro scaduto – al mancato rispetto delle norme anticovid“, dice.

E racconta di aver fatto ingresso nel mondo dei social durante la quarantena, di essere riuscita a conquistare una platea di giovanissimi, anche della fascia d’età 0-5 anni.

“Amo i miei bambini, tra loro tanti disabili, bimbi speciali a cui ogni giorno ho cercato di strappare un sorriso – aggiunge Zocco -. TikTok non mi ha fatto più pensare alla mia grave malattia e la mia camera 9 in ospedale era sempre gremita di gente. Ho fatto tornare la felicità anche a chi viveva in depressione e non voleva più vivere. Quest’inchiesta mi ha tolto quello che amo di più. Ignoro i commenti d’odio e invito da sempre tutti quelli che li subiscono a fare altrettanto. Non riuscirei a far del male a una mosca e non ho denunciato i leoni da tastiera, ma gli inquirenti potranno ben vedere la verità”.

Il video incriminato

La signora non sa ancora dalla Procura quale sia il video che le è costato l’accusa di istigazione al suicidio, ma presume possa riguardare la challenge promossa da un tik toker asiatico in cui i partecipanti dovevano fasciarsi il volto con il nastro adesivo.

Lei ha partecipato su invito di un bambino e, se potesse tornare indietro, non lo rifarebbe. A chi ha pensato potesse c’entrarci qualcosa con la morte della bimba di Palermo risponde che non è così e che questa triste pagina di cronaca l’ha fatta piangere.

Oltre che essere un’influencer, Ornella Zocco è anche mamma di tre figli che apprezzano la sua popolarità. Da madre riconosce i rischi del web e ritiene che i genitori debbano sorvegliare attentamente i loro figli affinché non cadano vittime di pericolose trappole.

Intanto attende con fiducia i nuovi sviluppi dell’inchiesta, certa di non aver agito con cattiveria, e riferisce che persino gli agenti polizia postale – che hanno dovuto eseguire il sequestro – le hanno mostrato tutta la loro comprensione.

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