Giorgia Meloni accelera sulla squadra di governo e si rincorrono i nomi dei possibili nuovi ministri. Un punto fermo, in queste ore, sembra essere Giancarlo Giorgetti all’Economia.

Molto probabile anche Antonio Tajani alla Farnesina, mentre rimangono stazionarie le quotazioni del prefetto Matteo Piantedosi al Viminale. Occorrerà adesso vedere quanto peseranno, nella scelta dei ministri, i 16 voti mancanti di Forza Italia per Ignazio La Russa nella votazione per la presidenza del Senato.

FdI potrebbe escludere dal governo i senatori azzurri che non hanno votato La Russa. Meloni sembra non voler cedere sull’ex pm Carlo Nordio, con Francesco Paolo Sisto di Fi tra i papabili per un ruolo di viceministro. Alla Difesa dovrebbe andare Adolfo Urso di FdI. Al partito andrebbe pure il ministero dell’Istruzione (anche se finora non circolano nomi) e lo Sviluppo economico con Guido Crosetto.

La Lega potrebbe avere in tutto 6 ministeri: oltre a Giorgetti e Piantedosi, si fa largo l’ipotesi di Salvini alle Infrastrutture. Gian Marco Centinaio potrebbe finire all’Agricoltura e Roberto Calderoli al ministero delle Riforme. Un incarico potrebbe averlo anche Simona Baldassarre per il dicastero della Famiglia e natalità. Tra i forzisti, un ministero potrebbe andare anche ad Elisabetta Casellati (Pubblica amministrazione), Annamaria Bernini (Università), Paolo Zangrillo (Salute) che è in alternativa a Guido Bertolaso, Alberto Barachini ai Beni culturali. La Ronzulli rimarrebbe fuori.

Il siciliano Nello Musumeci, poi, potrebbe avere, infine, il ministero alla Coesione per il Sud. Si vocifera anche che l’ex assessore Manlio Messina possa assumere una delega allo Sport. Nella scorsa legislatura non c’è stato ministero bensì un sottosegretariato guidato da Valentina Vezzali.