Centrare finalmente tutti obiettivi di tutela della qualità dell’aria, con le grandi città finalmente con una mobilità a zero emissioni, mettendo in atto politiche adeguate, che spaziano dalla realizzazione di una rete di approvvigionamento costituita da colonnine di ricarica fino alla massiccia diffusione di mezzi di trasporto condiviso. In una sola parola: futuro
I trasporti 4.0 sono pronti a conquistare la Sicilia. Interconnessione tra treni e aeroporti, biglietto unico che possa soddisfare tutte le esigenze di comodità, un sistema multimodale con la gomma, digital transformation con le tecnologie al servizio del passeggero per garantire sicurezze e confort, alta velocità.
Centrare gli obiettivi di tutela della qualità dell’aria, con le grandi città finalmente con una mobilità a zero emissioni, mettendo in atto politiche adeguate, che spaziano dalla realizzazione di una rete di approvvigionamento costituita da colonnine di ricarica fino alla massiccia diffusione di mezzi di trasporto condiviso. In una sola parola: futuro.
I trasporti nella loro versione 4.0 promettono la rivoluzione, ma spesso, si sa, alle rivoluzioni per fiorire occorre non poco tempo. La Sicilia negli ultimi anni ha fatto passi in avanti, sia nel pubblico che nel privato, ma certamente i modelli più avanzati di nuova mobilità sono ancora lontani anni. Eppur qualcosa si muove.
REGIONE E MOBILITA’ ELETTRICA
Uno dei cavalli di battaglia dell’ecosostenibilità è senza dubbio l’elettrico, con le “colonnine” che nell’immaginario collettivo tra qualche anno soppianteranno i distributori di benzina in tutto il mondo.
Previsione, probabilmente, fin troppo ottimistica, ma tra ecoincentivi e grosse case automobilistiche sempre più impegnate a dare una pennellata di verde alla loro flotta, ci si sta avvicinando sempre di più a questo tipo di offerta.
In Sicilia l’Isola può contare su undici stazioni di ricarica “veloce”: quattro a Catania e Messina, due tra Enna e Siracusa, una a Palermo, mentre 282 sono le colonnine normali.
La Regione ne ha annunciato altre 17 nella parte orientale dell’Isola, dove sono già in corso i lavori per postazioni tra Catania, Messina, Giardini Naxos, Misterbianco e Belpasso, dopo una gara da 200 mila euro. E saranno operative nel primo semestre del 2021, come conferma la Regione.
“E ci sarà un’altra gara più grande – confermano dall’ufficio dell’assessore ai Trasporti Marco Falcone -. Saranno ben 320 le colonnine, con un esborso di sei milioni di euro con la partecipazione anche del ministero e della Enix. E’ un progetto del 2012 che abbiamo recuperato, adesso aspettiamo il via definito, e poi saremo pronti all’installazione in autostrade, strade statali e provinciali in tutta l’Isola. Nella seconda metà del 2021 dovrebbe esserci l’ok da Roma”.
A guardare i numeri attuali, ci si accorge come, forse coincidenza o forse no, ci sono molte più colonnine elettriche nel Catanese e nel Siracusano, quindi parte Est della Sicilia, che a Palermo e dintorni. Nei dintorni dell’Etna sono più di 60, nei pressi del capoluogo poco più di 10
IL BIGLIETTO INTEGRATO
A proposito di Regione, anche per quanto riguarda la mobilità integrata è stato fatto un primo passo concreto in avanti, con l’avvio del “biglietto unico” a Palermo nei mesi scorsi.
Un tagliando che vale per tram, metro e autobus Amat, e che pian piano sembra prendere piede in città, dopo uno scetticismo iniziale per via del costo del ticket, giudicato dai più poco conveniente visti i servizi offerti (non sempre all’altezza, tra ritardi e disagi).
LE FERROVIE TRA ALTA VELOCITA’ E INTERCONNESSIONE
Anche le Ferrovie, come ovvio, sono pronte a fare la propria parte. A fronte di importanti trasformazioni, occorre adottare una strategia del cambiamento per far crescere e sviluppare il sistema Paese.
Migliorando la quota di spostamenti a elevate performance ambientali, come il trasporto su ferro, il trasporto collettivo su gomma o i sistemi condivisi, è possibile contribuire in maniera significativa alla riduzione dei numerosi impatti negativi, come ad esempio le emissioni inquinanti e che hanno conseguenze sul clima.
Sotto il profilo energetico e delle emissioni, il trasporto ferroviario è tra i sistemi di trasporto energeticamente più efficienti e con i minori livelli di emissioni.
A fronte di una quota di traffico, persone e merci, che in Europa si attesta intorno al 9%, le emissioni di anidride carbonica del trasporto su ferro ammontano solo al 2,9% sul totale delle emissioni della mobilità. Per fare un altro esempio, le emissioni di CO2 di un viaggiatore che utilizza il treno sono mediamente il 75% in meno rispetto a quanto avrebbe emesso se avesse usato l’aereo e il 60% in meno rispetto all’automobile.
Il trasporto su ferro elettrificato, inoltre, può anche beneficiare di un mix elettrico che a livello nazionale impiega sempre più fonti rinnovabili (oltre il 30%).
I treni ibridi arriveranno ad esempio anche in Sicilia. Una novità destinata a rivoluzionare la mobilità ferroviaria dell’Isola, ad iniziare dall’inquinamento, con una sostenibilità ambientale e di sicurezza molto più elevata rispetto al passato. La delibera è stata firmata all’inizio dello scorso anno dalla Regione, che ha stanziato in bilancio i fondi, 160 milioni circa per 22 treni “ibridi” che dovrebbero arrivare tra il 2021 e il 2022
Sempre per quanto riguarda la Sicilia, Gianluigi Castelli, presidente di Fs Italiane, ha confermato l’alta velocità come obiettivo: “Per esempio, sulla linea Palermo – Catania – Messina, con le Autorità locali è stata condivisa la scelta di iniziare a velocizzare tutto il primo binario, per poi passare al secondo – ha detto -. In questo modo, al massimo entro il 2025, le persone potranno viaggiare fra Catania a Palermo in poco meno di due ore, contro le tre attuali”.
Dunque, il raddoppio ferroviario, certo, ma anche l’arrivo dei nuovi treni ad idrogeno per una mobilità ecologia e sostenibile, senza dimenticare la velocizzazione della Messina-Catania e, a proposito di interconnessioni, la nuova fermata ferroviaria dell’aeroporto etneo di “Fontanarossa”, dove si scenderà dal treno per salire su un aereo.
LA TECNOLOGIA E IL PRIVATO: L’ESEMPIO SAIS TRASPORTI
Come detto, anche le aziende di trasporto privato usano la tecnologia per migliorare il confort dei propri clienti e per offrire quasi un’esperienza, più che un viaggio, con una sicurezza totale (cosa non da sottovalutare in tempi di pandemia), uniti ad un controllo capillare della situazione grazie a software e hardware all’avanguardia. In Sicilia la Sais Trasporti ha deciso di affidarsi alla Bigo Solutions, un’azienda leader del settore, con il suo fondatore Riccardo Bigotti che ha viaggiato in lungo e in largo ed è un uomo di esperienza.
“Offriamo la telematica applicata ai trasporti, dalla localizzazione satellitare alla gestione della flotta, oltre ovviamente a un sistema di videosorveglianza totale. Con la tecnologia che utilizziamo con la Sais Trasporti sappiamo se ogni loro vettura è in anticipo o in ritardo, se offre un servizio corretto, il conteggio dei passeggeri in digitale, i sensori di capienza dell’autobus, persino un’intelligenza artificiale che ci indica se l’autista è stanco, affaticato, se sta fumando o se sta usando il cellulare – dice Bigotti – Oltre ovviamente ai termoscanner per misurare la temperature. Non bisogna fare solo la guerra al prezzo del biglietto ma capire che le nuove tecnologie sono uno degli elementi che garantiscono la giusta qualità. In questo modo viaggiare diventa per l’utente un’esperienza”.