Notte da incubo per gli abitanti di Messina e provincia, coinvolti nella serie di incendi divampati sabato mattina fino all'alba di oggi
Costa ionica ma anche montagne dei Colli San Rizzo per arrivare a quartieri abitati. È stata una vera notte da incubo per gli abitanti di Messina e provincia rimasti coinvolti nella serie di incendi divampati sabato mattina e protrattisi fino alle prime luci dell’alba della prima domenica d’agosto.
Oltre alla città dello Stretto, gli incendi si sono verificati anche nei comuni di Scaletta, Castelmola e Roccalumera, dove si sono registrati i danni più ingenti. L’origine, che ancora una volta appare come dolosa, ha messo a rischio molteplici abitazioni strette in una morsa di fuoco tra le contrade di Roccalumera e Sciglio, frazione del comune ionico.
Le fiamme hanno poi raggiunto anche le contrade Contrisa, Galluffi, Mirto, Pizzarello e Cillia, fino ad Allume. Le alte lingue di fuoco hanno avvolto il costone arrivando a lambire le abitazioni e facendo temere per l’incolumità dei residenti, riversatisi in strada a causa dell’aria resa irrespirabile da fumo e fiamme.
La ricostruzione dell’incendio
Come raccontano alcuni testimoni, l’incendio sarebbe divampato intorno ad ora di pranzo e nel breve volgere di un paio di ore avrebbe inghiottito tutta la montagna a causa anche del forte vento che si è levato a sospingere le fiamme. Immediato è stato l’intervento dei Vigili del fuoco, che hanno richiesto l’attivazione del numero unico del COC per tutte le famiglie coinvolte nel rischio di dover abbandonare le abitazioni a causa delle fiamme che hanno lambito il tratto autostradale della A18 Messina – Catania ricadente nel comune.
Devastazione della vegetazione verificatasi anche nella zona Sud di Messina. Qui un vasto incendio si è sviluppato nelle prime ore del pomeriggio nella zona di Zafferia. Le fiamme, alimentate dalle elevate temperature e dai venti caldi, hanno rapidamente coinvolto una vasta area, costringendo i residenti a una rapida evacuazione.
Immediatamente allertati, numerosi mezzi dei vigili del fuoco sono accorsi sul luogo per domare le fiamme. Le operazioni di spegnimento, rese complicate dalla natura impervia del territorio e dalle condizioni meteorologiche sfavorevoli, sono state condotte con il supporto di autobotti e mezzi aerei. Sul posto sono intervenute anche le squadre della Protezione Civile e delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza dell’area.
Partite le indagini: non si esclude atto doloso
Le autorità stanno indagando per determinare le cause dell’incendio. Al momento, non si esclude alcuna ipotesi, compresa quella di un atto doloso, data la rapidità con cui le fiamme si sono propagate. Le condizioni climatiche estreme e la vegetazione secca sono fattori che hanno certamente contribuito all’espansione del rogo che nella serata ha infatti raggiunto anche l’area dei Colli San Rizzo, spostandosi in direzione del centro abitato.
L’incendio ha causato danni significativi alla vegetazione e alle infrastrutture della zona, compresa l’esplosione di una cabina dell’elettricità avvenuta nel pomeriggio di sabato e il cui boato è stato avvertito a chilometri di distanza. L’impatto sull’ambiente è ancora in fase di valutazione, ma si prevede che l’area richiederà anni per riprendersi completamente.
Il propagarsi delle fiamme ha impedito lo svolgimento della storica processione che dalla zona Sud giunge fino alla Chiesa di Dinnammare nella notte tra il sabato e ogni prima domenica d’agosto. I fedeli hanno pazientemente atteso l’intervento delle squadre dei pompieri e la messa in sicurezza della zona e portato poi in mattinata l’effige nella Chiesa di Dinnammare prima della Santa Messa.
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