Coronavirus, in Sicilia, 62 positivi, otto in più rispetto a ieri - QdS

Coronavirus, in Sicilia, 62 positivi, otto in più rispetto a ieri

redazione

Coronavirus, in Sicilia, 62 positivi, otto in più rispetto a ieri

martedì 10 Marzo 2020

Sono diciannove i pazienti ricoverati, quarantuno in isolamento domiciliare e due sono guariti. Razza: "Adesso priorità è posti letto e terapie intensive". Orlando fa riattivare le utenze dell'acqua ai morosi di Palermo

Il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi, martedì 10 marzo, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 62 campioni, otto in più di ieri, di cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania).
Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87

Virus, Razza: “Priorità posti letto e terapie intensive”

PALERMO – “Per la Regione siciliana è indispensabile proseguire nell’opera di reperimento di posti letto, come stiamo facendo, e di realizzazione di ulteriori terapie intensive, come si sta verificando in questi giorni”.

Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, a Catania, a margine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato dal prefetto Claudio Sammartino.
“Siamo forti dell’esperienza delle Regioni del Nord – ha aggiunto Razza – e abbiamo dei giorni di ritardo nella crescita del fenomeno rispetto a loro che ci permette di preparare meglio le strutture. Ci sono oltre 19 mila siciliani rientrati nell’isola che si sono registrati sul sito messo a disposizione dalla Regione – ha sottolineato l’assessore – segno che si è colta la consapevolezza e l’importanza di fare sapere che si è sul territorio, e mi attendo comportamenti conseguenti. Questa è una situazione che impegna i cittadini in prima persona, e non soltanto le istituzioni”.
“E sono i cittadini – ha osservato – che devono rispettare le regole, in maniera ordinata e disciplinata le disposizioni che arrivano dalle Istituzioni. Occorre l’impegno collettivo di tutta la società ad arginare il fenomeno del contagio che può essere rallentato”. Razza ha lanciato un appello a “rispettare le regole e i professionisti”.
E “al mondo dell’informazione” ha ricordato che l’Assessorato è “a disposizione 24 ore su 24, valuti sempre il riscontro delle notizie che arrivano, perché social media sono importanti, ma a volte possono essere, per colpa di qualche ‘buontempone’, delle fake news”.

Intanto, le le segreterie regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno scritto a Razza, per chiedere che siano attuate al più presto, anche in Sicilia, le norme del decreto legge n.14 del 9 marzo 2020 “Disposizioni urgenti per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale in relazione all’emergenza Covid-19”, con particolare riferimento all’articolo 3 “Rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti del Ssn”.

“Chiediamo che vengano rielaborati con estrema urgenza i piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti del Sistema sanitario regionale. Un intervento necessario – dicono i segretari generali Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango – per contenere e gestire al meglio l’emergenza epidemiologica che sta investendo il nostro Paese e che sta mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario”.

“Per questo – concludono i sindacalisti – ci sentiamo di ringraziare tutti i soggetti impiegati nel settore della Sanità, a qualsiasi livello, per l’innegabile senso di responsabilità, l’abnegazione e la passione che stanno dimostrando, mettendo anche a serio rischio la propria salute, con turni massacranti e, certe volte, lavorando in condizioni non proprio di sicurezza”.

Orlando fa riattivare le utenze dell’acqua ai morosi

“Su richiesta del sindaco Leoluca Orando e in considerazione dell’attuale situazione di emergenza, l’Amap ha provveduto al ripristino delle utenze morose di cui era stato effettuato il distacco nei giorni scorsi”.

Lo dice una nota dell’Amap.

Sono state riattivate quindi 36 utenze condominiali morose nella città di Palermo, che devono un importo complessivo di 393 mila euro circa e 185 utenze condominiali morose nella provincia di Palermo che devono 650 mila euro.

“La riattivazione della distribuzione idrica è un atto necessario a prevenire situazioni di ulteriore emergenza; ciò non toglie che l’Amap deve proseguire nell’azione di recupero crediti, subordinando, una volta terminata l’emergenza, la prosecuzione del servizio, all’avvio del rientro da parte dei morosi. Nessuno può approfittare di situazioni di emergenza come questa” dicono Alessandro Di Martino amministratore Amap e il sindaco Leoluca Orlando.

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