Ars: oggi Lombardo riferisce in Aula - QdS

Ars: oggi Lombardo riferisce in Aula

Raffaella Pessina

Ars: oggi Lombardo riferisce in Aula

venerdì 20 Luglio 2012

Relazionerà ai deputati sulla condizione economico-finanziaria della Regione. Il presidente Cascio: “Ho accolto la richiesta del governatore”

PALERMO – Questa mattina alle 11 il presidente della Regione Lombardo interverrà in Aula a Palazzo dei Normanni per rendere dichiarazioni sulla condizione economico-finanziaria della Sicilia in riferimento alla lettera del presidente del Consiglio Mario Monti. Il presidente dell’Ars, Francesco Cascio ha infatti accolto la richiesta del governatore di riferire al Parlamento regionale. “Ho ritenuto, vista la difficile situazione – ha detto Cascio – di accogliere l’istanza manifestatami dal governatore e quindi l’ordine del giorno della seduta di oggi, già prevista per la conclusione dell’iter del ddl numero 908 ‘Norme in materia di trasparenza della propaganda elettorale per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana’, meglio conosciuto come “decreto blocca-nomine”, sarà integrato mettendo al primo punto  proprio la relazione di Lombardo.
Sono state ore concitate quelle di questi ultimi giorni, dopo la lettera del premier Monti al presidente Lombardo per avere garanzie sulla data delle sue dimissioni annunciate pubblicamente nelle scorse settimane. Subito dopo si sono sparse voci di commissariamento della Regione Sicilia, alle quali Lombardo ha risposto con una conferenza stampa e con altre dichiarazioni rese in varie occasioni dichiarando che “Il commissariamento della Regione non è possibile. Le norme dello Statuto che hanno rango costituzionale, non sono state superare dalle altre leggi costituzionali. Le novità introdotte non hanno scalfito in alcuna maniera le previsioni della nostra Carta. Quindi, stiano tutti più sereni”. In merito alle nomine che sono state spesso contestate ha risposto dicendo: “Non ho nulla da rimproverarmi sul fronte del rimpasto al governo e delle nomine. Ero tenuto a farle, se non volevo incorrere in precise responsabilità penali. Vengo attaccato senza alcuna ragione plausibile”.
 “Non c’è rischio default per la Sicilia – ha anche aggiunto Lombardo – Il problema non è strutturale ma di temporanea mancanza di liquidità. I nostri conti sono migliori di quelli del Piemonte e allo stesso livello di quelli dell’Umbria e del Veneto. Abbiamo dei debiti -ha aggiunto- ma anche dei crediti e il più grosso, di un miliardo di euro, è quello dello Stato, che deve essere pagato entro l’anno”. Lombardo ha poi ricordato che “ieri ci hanno detto (il riferimento è al governo centrale) che ci daranno un’anticipazione di 400 milioni”. Lombardo ha ancora una volta confermato le proprie dimissioni per il 31 luglio. “Contemporaneamente dirò che il governo per Statuto resterà in carica per i prossimi 90 giorni. Le elezioni si potranno fare il 28 e il 29 di ottobre”.  “Qualcuno – ha poi sostenuto il governatore in più occasioni in queste ultime ore – pretende che io non mi dimetta perchè il sistema dei partiti nazionali che hanno utilizzato la Sicilia come merce di scambio e bottino da incassare e mi riferisco in particolare all’Udc, impazziscono se pensano ad elezioni anticipate perchè il loro progetto di beccarsi la presidenza della Regione in cambio di qualcosa che otterranno a Roma, va a gambe per aria”.
Intanto in Aula si sono ribaltati i ruoli di maggioranza e d’opposizione. Da quando infatti il Pd ha tolto il sostegno dei propri numerosi deputati al governatore Lombardo, quelle che erano le forze di maggioranza da mercoledì scorso si sono trovate in difficoltà. è stato il caso della votazione dei subemendamenti soppressivi al ddl blocca nomine, che non sono riusciti a passare. L’Assemblea non è inoltre riuscita a completare l’esame del ddl a causa dell’ostruzionismo dei deputati dell’Mpa che si sono alternati negli interventi fino a tarda sera. Diverse le richieste di verifica del numero legale. Il capogruppo del Pd Antonello Cracolici ha infine chiesto il voto segreto su un subemendamento, è scattata la verifica del numero legale, che e’ mancato.
Oggi è probabile che la seduta possa essere tutta dedicata alla relazione del Presidente Lombardo e quindi presumibilmente si rinvierà al prossimo martedì.

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