Il primo risale a una decina di giorni fa, quando è stato siglato il protocollo d’intesa tra Roberto Bertola di UniCredit e Maria Concetta Cammarata di Confartigianato Donne Impresa Sicilia. Il protocollo d’intesa ha lo scopo di supportare e far crescere l’imprenditoria femminile con adeguati strumenti finanziari, di consulenza e formativi. Una spinta quindi per le donne siciliane, che si concentra nella seconda “leva” pianificata dal protocollo. Il supporto alle start up è infatti considerato da Confartigianato una “scelta fondamentale per lo sviluppo della comunità e del territorio” e sarà fornito quindi in fase di avvio della nuova impresa. Il protocollo prevede anche interventi di educazione bancaria e di internazionalizzazione delle imprese.
“UniCredit intende svolgere sul territorio regionale – ha sottolineato Roberto Bertola, responsabile Territorio di UniCredit – un ruolo trainante nel supporto alla innovazione e alla nuova imprenditoria, destinando in particolare 200 milioni di nuova finanza a 2.750 start-up. in quest’ottica intende istituire, in sinergia con istituzioni pubbliche e organismi privati, un Laboratorio ‘Start-up Sicilia’ della cui attività potranno beneficiare le imprese operanti sul territorio. UniCredit dispone già di prodotti ‘dedicati’ per le start-up, comprese quelle al femminile, che pertanto mette sin d’ora a disposizione delle imprenditrici aderenti a Confartigianato Donne Impresa Sicilia”.
Anche l’Istituto regionale per il credito alla cooperazione si è mosso per supportare i progetti embrionali. Allo sportello decentrato di Caltanissetta, mercoledì scorso, l’Ircac ha tenuto un seminario sulla Finanziaria regionale e sul credito di esercizio per la start up di impresa destinato alle cooperative di nuova costituzione. È emerso che l’istituto è soddisfatto dei contenuti della contestata Lr 26/2012, che dà ancora la possibilità di aiutare le cooperative siciliane. Il commissario straordinario Antonio Carullo e l’assessore alle Attività produttive Marco Venturi hanno così illustrato le idee su come far fruttare queste risorse, in modo da non sprecare denaro pubblico.
“Alle imprese – ha detto Venturi – non servono contributi a fondo perduto ma piuttosto finanziamenti che ne permettano uno sviluppo sano e produttivo. Al Governo e alle istituzioni spetta favorire lo sviluppo delle infrastrutture e dei trasporti e snellire l’apparato burocratico per permettere finalmente la modernizzazione del tessuto produttivo e della Sicilia”.
L’Ircac punterà così a favorire la costituzione di nuove cooperative agricole e di pesca e di nuovi consorzi di cooperative attraverso finanziamenti per la ricapitalizzazione societaria. L’Ircac potrà finanziare anche imprese di pesca non costituite in forma cooperativa con crediti di esercizio, crediti per la capitalizzazione e contributi interessi per finanziamenti bancari e delle società di leasing. Il commissario Carullo ha anche reso noto che sono stati effettuati finora 78 finanziamenti di 15.000 euro ciascuno per le start up, erogati con la sola fideiussione personale e senza garanzie reali.
Roberto Quartarone
Twitter: @rojoazul86