Per Confimprese, si tratta di “un dato allarmante che riguarda non solo la Sicilia ma anche il resto d’Italia, che contribuisce ad alimentare un esercito di ‘invisibili’ del credito – formato da cittadini e ex o aspiranti imprenditori – che spesso non potendo chiedere prestiti o finanziamenti attraverso i canali ordinari, si rivolge al mercato nero e parallelo dell’usura”.
Secondo Confimprese, inoltre, nei primi tre mesi dell’anno, in Sicilia, sono scomparse dal tessuto produttivo locale 23.294 aziende, mentre le aperture sono state 3.716. Le imprese attive sono 259.348, su un totale di 279.107 aziende operanti nell’Isola. Secondo lo studio, da gennaio a marzo sono state avviate 208 procedure di fallimento; mentre le chiusure hanno interessato perlopiù i marchi storici e le imprese artigiane.