Il controllo,finalizzato a prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri di lavoro, ha riguardato tutte le imprese coinvolte nei lavori ed è stato effettuato in sinergia con il “Gruppo Interforze” composto da rappresentanti della Dia, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Provveditorato Opere Pubbliche, Direzione Territoriale del Lavoro. L’accesso al cantiere, effettuato in collaborazione con l’Asp, è stato effettuato in maniera tale da non ostacolare l’attività lavorativa ed ha permesso il controllo di operai e mezzi riconducibili all’impresa appaltante.
L’assetto societario dell’impresa impegnata nel cantiere, i rapporti contrattuali, le maestranze ed i mezzi d’opera “saranno oggetto di accertamenti e riscontri – conclude la Dia – al fine di rilevare criticità legate ad eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata”.