Legge di stabilità, ok senza le parti impugnate - QdS

Legge di stabilità, ok senza le parti impugnate

Raffaella Pessina

Legge di stabilità, ok senza le parti impugnate

sabato 11 Maggio 2013

Nella seduta di ieri già fissata per il 10 maggio in vista della bocciatura. Le Commissioni dovranno riesaminare gli argomenti stoppati

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato ieri in Aula l’ordine del giorno con cui si autorizza il governo Crocetta a promulgare la Legge di stabilità regionale senza le parti impugnate dal Commissario dello Stato (21 articoli). In apertura di seduta i parlamentari di Palazzo dei Normanni hanno commemorato le figure di Agnese Borsellino, vedova del magistrato Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia, e del figlio del deputato regionale Nello Musumeci, Giuseppe, venuto a mancare questa settimana in giovane età.
 
La seduta è stata rinviata a martedì 14 maggio, alle 16, quando verrà ricordata la figura del senatore Giulio Andreotti. All’ordine del giorno vi saranno interrogazioni e interpellanze alla rubrica ‘sport e turismo’. La riunione sarà preceduta dalla conferenza dei capigruppo, fissata per le 12. L’Aula antimeridiana di Sala D’Ercole ha visto numerosi parlamentari intervenire sul provvedimento del Commissario dello Stato. Da parte della maggioranza si è trattato della difesa dell’operato del Governo regionale, l’opposizione invece ha approvato gli interventi del Commissario Aronica.
 
Nel corso del dibattito, da più parti è emersa un’esigenza di maggiore chiarezza dei testi normativi, non passati al vaglio del Commissario perché privi delle relazioni tecnico-illustrative, oltre che per carenza di copertura finanziaria. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, parlando di "impegno del Parlamento per migliorare la qualità della legislazione", ha anticipato che nella Conferenza dei capigruppo che si terrà prima della prossima seduta, riproporrà che siano trattati nelle commissioni di merito gli emendamenti bocciati, accompagnati, però, dalle relazioni tecniche che a questo punto diventano necessarie.
 
"Anche la ex tabella H – ha detto Ardizzone – se fosse stata illustrata in alcune sue iniziative, probabilmente sarebbe passata al vaglio del commissario". Facendo riferimento ai lavori sulla manovra finanziaria, Ardizzone ha affermato che "ci sono degli emendamenti diventati legge, proposti da singoli deputati e fatti propri dal governo, in una confusione generale". Fin dall’inizio della legislatura, Ardizzone ha posto il tema delle relazioni tecniche che devono accompagnare tutte le norme, su questo argomento ieri è intervenuto anche il commissario dello Stato Carmelo Aronica che nella sua relazione sulla finanziaria ha toccato proprio il tema della necessità di allegare le relazioni tecniche alle norme che vengono proposte in Parlamento. Si prospetta adesso una nuova mole di lavoro per le commissioni legislative che dovranno riesaminare tutti gli argomenti relativi agli articoli della finanziaria e che sono stati impugnati. Infine il Presidente Ardizzone a margine della seduta si è espresso anche sulla vicenda della espulsione del vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino dal Movimento 5 stelle. "Quando i gruppi parlamentari cambiano in corso di legislatura – ha sottolineato Ardizzone – non si modifica l’assetto del Consiglio di presidenza. E’ il regolamento che lo prevede”.

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