"Una cosa triste non poter procedere al sorteggio" dice il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, per annunciare la decisione unanime di Direttivo e Assemblea dei club, di rinviare all’8 settembre i calendari della nuova stagione e al 16 il fischio d’inizio del campionato.
Aspettando la decisione del Collegio di Garanzia (prevista il 7) sul blocco dei ripescaggi e sulla Serie B a 19 squadre.
Per questo "il consiglio direttivo mi ha dato mandato all’unanimità di chiedere in via del tutto straordinaria di ripristinare il format della Lega di B che oggi non è possibile ripristinare. Così noi proporremo 7 promozioni dalla Serie C alla Serie B per la prossima stagione".
A fronte di quattro retrocessioni in C già previste dal comunicato emesso dalla Federcalcio, sarebbe l’extrema ratio per tornare subito dal 2019-20 a 22 squadre.
"Ma credo che la nostra proposta è già superata, perché sono sicuro che il Collegio ci darà ragione", si dice convinto Gravina, che fin dal giorno dopo è pronto a procedere al sorteggio senza tre squadre delle potenziali ripescate in B. Entro domani verrà anche deciso di prorogare il mercato della C fino al 31 agosto.
Gravina ne ha per tutti, parlando del numero uno della Lega di B, Mauro Balata, sottolinea: "Non so se sia libero di intraprendere scelte con la sua componente, non riesco a dialogare con lui", dice lamentando il fatto di non aver ricevuto neanche una telefonata quando è stata presa la decisione di procedere a una Serie B a 19 club. La questione del format si incrocia a doppia mandata con il tema politico e la richiesta di elezioni per porre fine al commissariamento di Roberto Fabbricini in Federcalcio.
Non a caso, ospiti dell’assemblea di Lega Pro c’erano anche i capi delle altre componenti che vogliono il voto subito, Sibilia (Lnd), Tommasi (Aic) e Nicchi (Aia): "In Figc c’è un caos strategico. E’ ora di finirla con giochi e giochetti, è ora di applicare principi democratici", insiste Gravina, secondo il quale "il candidato è l’ultimo dei nostri problemi, siamo compatti perché vogliamo votare. È un candidato che abbiamo individuato ma avevamo proposto anche delle alternative, mi sembra un cavallo di Troia che qualcuno vuole utilizzare per rompere gli equilibri".