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Catania – Una “nuova” gestione per l’Amt. Carlo Lungaro torna a dirigerla

Melania Tanteri

Catania – Una “nuova” gestione per l’Amt. Carlo Lungaro torna a dirigerla

sabato 31 Agosto 2013

Occorre rilanciare un’azienda in crisi, che fa circolare appena 80 autobus contro i 240 del passato. Bisogna far fronte ai tagli: la Regione ha ridotto il contributo da 14 a 10,5 mln di €

CATANIA – Torna alla guida dell’Amt dopo averlo fatto dal 1993 al 2000. E torna intenzionato a rilanciare l’Azienda metropolitana trasporti, che da tempo sembra costituire più un problema da risolvere per l’amministrazione, che la garanzia della mobilità dei cittadini. Carlo Lungaro è nuovamente il presidente dell’Amt: Enzo Bianco, che lo volle a fianco nelle ultime sindacature sempre alla giuda dell’azienda, lo ha nominato qualche giorno fa per cercare di attuare ciò che il primo cittadino ha detto più volte in campagna elettorale, ovvero mettere su strada più mezzi, oggi costretti a rimanere nel deposito perchè guasti e impossibili da riparare causa mancanza di liquidità.
E sembra che Lungaro abbia già le idee chiare per iniziare, quanto meno, la difficile operazione che lui stesso dipinge in maniera cupa. “Quella che ho trovato, a vederla dall’esterno, è un’azienda quasi inesistente – afferma Lungaro. La mattina escono per il servizio al massimo 80 autobus – aggiunge – quando io ne facevo uscire 240. è facile capire quale sia la differenza quando i mezzi che escono sono in numero così limitato, significa che l’azienda non dà il servizio”. Lungaro è consapevole del difficile lavoro che avrà davanti, considerato che l’azienda ha i fondi ridotti – tanto che gli autobus su strada sono così pochi anche perchè non possono essere riparati – soprattutto alla luce dei tagli da parte della Regione.
 
“La rete è ancora legata ai 14 milioni pagati dalla Regione – spiega – che ora ha ridotto il contributo a 10,5 milioni. Uno dei primi interventi – prosegue Lungaro – sarà dunque quello di adeguare la rete ai chilometri che la Regione paga. Un grande lavoro che dovrà essere fatto” – aggiunge. Un’operazione che non sarà certo indolore, come conferma lo stesso presidente dell’Amt. “Questo significa che alcune linee dovranno essere rafforzate, ma che altre andranno tagliate”.
 
Le periferie, però, verranno garantite, come più volte sottolineato dallo stesso sindaco nel corso della campagna elettorale. “Le periferie a Catania costituiscono la parte più debole della città e vanno sostenute anche a livello di mobilità- garantisce Lungaro – e noi faremo in modo che non venga meno il servizio”. Il nuovo presidente dell’Azienda metropolitana trasporti, come del resto già fatto dall’amministrazione, annuncia il potenziamento della linea Brt, l’autobus veloce che collega Barriera con piazza Stesicoro e che, dopo le iniziali polemiche, sembra aver trovato il gradimento di tutti. “La linea Brt credo sia una cosa buona – sottolinea Lungaro – una buona idea. Ci sono altri di questi progetti – aggiunge – e io voglio vederli tutti prima, e rendermi conto di come sono impostati. Sicuramente il mio approccio è positivo”.
Il presidente dell’Amt è comunque sicuro che potrà portare avanti il lavoro in perfetta collaborazione con l’amministrazione e con i rappresentanti della Giunta comunale con le deleghe alla mobilità e alle Aziende partecipate. Il rapporto con l’amministrazione e la Giunta è ottimo – afferma Carlo Lungaro – e abbiamo iniziato a lavorare benissimo – conclude. L’assessore Girlando si è fatto in quattro per recupere somme importanti dalla Regione e; l’assessore D’Agata, che conosco da tempo e sa come la penso, mi ha già dato massima disponibilità”.

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