Territorio, meno infrazioni europee - QdS

Territorio, meno infrazioni europee

Giuseppe Bellia

Territorio, meno infrazioni europee

mercoledì 16 Settembre 2009

Con l’archiviazione di due delle procedure aperte nel corso degli ultimi anni, migliora il contenzioso della Regione con Bruxelles. Il dirigente Anzà: “È il frutto del lavoro nel dipartimento, ci stiamo allineando alle regioni virtuose”

PALERMO – “ L’archiviazione delle Procedure d’infrazione è dovuta all’azione che il dipartimento territorio ha portato avanti in questi due anni, con l’adozione del Piano regionale di coordinamento della tutela della qualità dell’ambiente e poi a una serie di adempimenti attuativi che l’Ue ha valutato positivamente”.
Non nasconde il proprio compiacimento Salvatore Anzà, dirigente del servizio 3 “Tutela dall’inquinamento atmosferico” che rivendica la “bontà” dell’azione amministrativa della Regione siciliana che ha portato all’archiviazione di due procedure d’infrazione la n. 2.182 del 2007 e la n.4.808 del 2006. Il dirigente precisa che le Procedure d’infrazioni pendenti ed archiviate, sono precedenti al suo attuale incarico istituzionale risalente al 2007.
La prima  riguarda il mancato rispetto della direttiva 1999/30/CE n.36 relativa alla qualità per il biossido di zolfo nel comprensorio del Mela, la seconda  la mancata adozione degli strumenti di contrasto alla stessa.
La Commissione europea nella riunione del 25 giugno del 2009 ha deciso di archiviare entrambi i casi.
Anzà, nonostante la soddisfazione, mette “le mani avanti” sul lavoro necessario a completamento dell’iter di archiviazione.
“ Sono in itinere gli ultimi adempimenti attuativi per allinearci completamente alle direttive dell’Ue in materia di gestione della qualità dell’aria, adenpimenti che approveremo nei prossimi mesi, in merito abbiamo fatto già il rapporto preliminare. Entro la fine di quest’anno, noi dovremo adottare il parere conclusivo, dopo aver terminato la fase di concertazione con gli enti locali, con  le associazioni di categoria e con tutti  i portatori d’interessi diffusi”.
Il dirigente rimarca che a conclusione della fase tecnico-burocratica in corso che la Sicilia potrà vantare un’eccelenza in materia di contrasto all’inquinamento atmosferico in Italia.
“Quest’ultimo adempimento ci allinerà alle Regioni più virtuose che in questo momento stanno lavorando sul territorio italiano. Siamo partiti da una situazione di grave ritardo e spero entro l’anno avremmo chiuso il contenzioso con il ministero dell’Ambiente con l’ Ue per recuperare i ritardi del passato”.
Anzà, ricorda le rimanenti procedure d’infrazione che attanagliano la Sicilia in materia ambiente. “Restano al momento in piedi due ipotesi di procedura d’infrazione: una riguarda  le polveri sottili, l’altra la mancata pianificazione dei Piani d’azione per gli anni 2005 e 2006. Questa situazione dovrebbe rientrare, perché abbiamo tramite le Regioni e lo Stato italiano chiesto una deroga per poter valutare i contributi del fondo naturale”.
 Il dirigente regionale del servizio 3 sull’epilogo delle altre Procedure d’infrazione non nasconde l’auspicio di un esito positivo.
“Io sono ottimista spero che con il lavoro che stiamo facendo e che dobbiamo concludere nei prossimi mesi,  conto che la Regione siciliana sia all’altezza delle Regioni più virtuose in questo momento”.

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