Le Regioni "rimandano al mittente" le modifiche al Patto per la salute - QdS

Le Regioni “rimandano al mittente” le modifiche al Patto per la salute

Adriano Zuccaro

Le Regioni “rimandano al mittente” le modifiche al Patto per la salute

venerdì 11 Luglio 2014

Frattura (Molise): “Governo approvi nostra proposta, in caso di tagli la ripartizione deve essere condivisa”. Zaia (Veneto): “Conflitto evidente tra il ministero dell'Economia e quello della Salute”

ROMA – In seguito alla condanna in appello nella vicenda della cooperativa Terremerse, Vasco Errani, dimessosi dalla carica di governatore dell’Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, ha deciso di non presiedere la seduta romana di ieri mattina. A sostituirlo il Governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura. Hanno partecipato ai lavori della Conferenza: Luca Zingaretti del Lazio, Stefano Caldoro della Campania, Debora Serracchiani del Friuli Venezia Giulia, Catiuscia Marini dell’Umbria, Augusto Rollandin della Valle d’Aosta, Luca Zaia del Veneto e Ugo Rossi della provincia autonoma di Trento.
Sul piatto, ancora una volta, il Patto per la salute. “Stiamo vagliando una bozza del Patto per la salute che in alcuni punti non corrisponde a quella deliberata in questa stessa sede giovedì scorso”. Riferiva in mattinata il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, aggiungendo “appare evidente che il ministero della Salute e quello dell’Economia ci hanno inviato un testo modificato in alcune parti”.
 
Non provengono, dunque, dalle Regioni le proposte di modifica al Patto. Per tanto le stesse hanno “votato il testo messo a punto in Conferenza delle Regioni giovedì scorso; il testo [nuovo] produce invece novità sostanziali, sia sul fronte del budget sanitario che sulla gestione” continua Zaia. “Tutto quello che è arrivato in più rispetto al testo precedente è stato rimandato al mittente all’unanimità. Intravedo ormai un conflitto evidente tra il ministero dell’Economia e quello della Salute, ma noi vogliamo andare avanti, avvertendo fin da subito che se si vuole insistere sui cambiamenti apportati allora tutto ritorna all’origine”.
Frattura ha poi sottolineato: “Chiediamo che venga approvato dal governo la proposta del Patto sulla Salute messa a punto giovedì scorso nell’ambito della Conferenza delle Regioni. Non condividiamo gli articoli diversi, e in ogni caso le modifiche apportate al testo tra cui i punti riguardanti le risorse. Inoltre mi sembra chiaro che in caso di tagli la ripartizione debba essere condivisa e su questo aspetto avevamo già espresso con chiarezza il nostro punto di vista”.
Sul tema del decreto interministeriale sugli ammortizzatori in deroga, Simoncini ha riferito:  “Non dà nessuna certezza sulle risorse e restringe il campo dei beneficiari, soprattutto giovani”.
Le regioni hanno chiesto, inoltre, che il 22 luglio prossimo sia la data inderogabile per l’invio a Bruxelles del Programma Operativo Regionale (Por) per il ciclo 2014-2020.
In Conferenza unificata, nel pomeriggio,  “forte soddisfazione” sul testo del Dl sulla Pubblica Amministrazione. “È il risultato di un lavoro che è cominciato da tempo – aggiunge Angelo Rughetti, sottosegretario per la Semplificazione – con la stipula dell’accordo che ha posto le basi per fare una riforma della pubblica amministrazione organica e condivisa su cui adesso la Camera dei Deputati ha cominciato la discussione”.
La chiosa finale, in una nota, è dedicata ad Errani: “I presidenti delle Regioni e delle province autonome desiderano ringraziare Vasco Errani, nel prendere atto del suo intendimento di rassegnare le dimissioni da presidente della Regione Emilia Romagna, per quanto fatto in questi anni al servizio della Conferenza delle Regioni e delle istituzioni regionali”.

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