Ma di cosa si tratta?
È presto detto, è una forma di agevolazione volta alla promozione dell’imprenditorialità dal valore tecnologico, consistente nell’erogazione di finanziamenti a tasso zero. Specifichiamo che si tratta di una forma di sostegno ormai giunta ben alla seconda edizione per noi siciliani: infatti, quest’anno l’agevolazione è stata estesa all’intero territorio nazionale, ma noi la conoscevamo già dallo scorso anno poiché la sua entrata in vigore si deve all’incoraggiamento limitato esclusivamente alle regioni meridionali.
Forma e intensità del beneficio
Il finanziamento è concesso in misura non superiore al 70% dell’importo necessario all’impresa per svolgere il progetto presentato in sede di richiesta, con il tasso di rimborso fissato allo 0%. L’importo erogato sarà compreso tra i 100 mila euro e gli 1,5 milioni di euro. Sono finanziabili le spese destinate agli investimenti ma anche alla gestione. Per le Start-up innovative localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e nel Territorio del cratere sismico aquilano il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria in misura parziale, per un ammontare pari all’80% dell’importo del finanziamento agevolato concesso. Si tratta dunque di una forma ulteriore di agevolazione per noi meridionali, un vero e proprio bonus economico finalizzato a promuovere la crescita delle start-up innovative, ma anche incoraggiare il rientro dei “cervelli” dall’estero.
In più, un ulteriore beneficio è riservato alle imprese con meno di dodici mesi di vita, alle quali sono riservati servizi di tutoraggio tecnico-gestionale.
Requisiti necessari per l’accesso
Secondo la circolare ministeriale su menzionata, i soggetti beneficiari tipo sono rappresentati dalle imprese di piccola dimensione, con sede legale e operativa ubicata sul territorio nazionale e costituite da non più di 48 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione. Questi sono i requisiti che attengono prettamente alla struttura dell’impresa, ma non gli unici necessari all’accesso. Gli ulteriori requisiti attengono al fine perseguito dall’attività imprenditoriale: saranno certamente ammesse le imprese dal forte contenuto tecnologico e innovativo, quelle che si qualificano come prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale ed infine quelle che si basano sulla valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e privata.
In più, il soggetto gestore richiede per tre anni dalla data di erogazione dell’ultima quota di agevolazioni aggiornamenti sull’andamento dell’attività e sulla permanenza dei requisiti oggettivi e soggettivi, informazioni che l’imprenditore è tenuto inderogabilmente a fornire. In conclusione, si deve naturalmente assicurare a tutti i lavoratori incardinati all’interno dell’azienda l’applicazione di tutele non inferiori rispetto a quelle previste dai contratti di lavoro della categoria, conformemente rispetto a quanto stabilito dallo Statuto dei lavoratori.