Credito d’imposta: le istruzioni in attesa di disposizioni attuative - QdS

Credito d’imposta: le istruzioni in attesa di disposizioni attuative

Lucia Russo

Credito d’imposta: le istruzioni in attesa di disposizioni attuative

giovedì 03 Dicembre 2009

Pubblicato sulla home page della Regione il vademecum on line della legge regionale n. 11/09. Al momento “sono in corso di definizione le procedure applicative”

PALERMO – Sul sito della Regione (www.regione.sicilia.it) è stato pubblicato un vademecum sulla legge sul credito d’imposta (n. 11/09) già pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana n.53 del 20/11/2009.
La guida on line è stata curata dal dipartimento Finanze e credito dell’assessorato regionale al Bilancio per illustrare agli imprenditori il testo della legge, le modalità di accesso ai benefici, le tipologie di aiuti previsti e il sistema di applicazione. Essa contiene, inoltre, un commento sintetico agli articoli della legge e altri riferimenti normativi connessi all’applicazione del credito d’imposta. Se ne riportano alcuni punti più importanti.
Grazie all’autorizzazione ottenuta dalla Commissione europea con decisione C(2009) 7182 del 30 settembre 2009 (relativa all’Aiuto N 675/2008),  la legge introduce un regime di aiuti da realizzarsi tramite il sistema del credito di imposta, mirato a favorire gli investimenti delle imprese che operano in Sicilia, offrendo al sistema imprenditoriale siciliano uno strumento agevolativo di utilizzo immediato, trasparente ed agile che consenta alle imprese richiedenti, in possesso dei requisiti, di conoscere, entro 30 giorni lavorativi dalla data di presentazione in via telematica dell’istanza, l’ammissione o meno ai benefici.
In particolare, la legge regionale mira a soddisfare quelle istanze presentate dalle imprese che intendono effettuare nuovi investimenti nel territorio regionale siciliano per il seguente importo agevolabile variabile in funzione della dimensione delle imprese:
a) non inferiore a euro cinquantamila e non superiore a euro cinquecentomila per le microimprese, anche artigiane;
b) non inferiore a euro centomila e non superiore a euro un milione per le piccole imprese;
c) non inferiore a euro cinquecentomila e non superiore a euro quattro milioni per le medie e grandi imprese;
d) non inferiore a euro centomila e non superiore a euro quattro milioni per imprese del settore del turismo;
e) non superiore a euro otto milioni per gli investimenti effettuati, ai sensi dell’articolo 3 del disegno di legge regionale, dalle PMI derivanti da concentrazione di imprese esistenti.
Il regime regionale prevede che l’agevolazione fiscale venga utilizzata in compensazione a fronte di nuovi investimenti in beni strumentali dell’impresa.
Ai fini della concessione del beneficio fiscale, l’ammontare è calcolato a partire dal costo complessivo del nuovo investimento, su cui viene applicata l’intensità d’aiuto.
Gli investimenti ammissibili alle agevolazioni riguardano beni strumentali materiali ed immateriali acquistati in proprietà, compresi quelli acquisiti mediante contratto di locazione finanziaria, rientranti in un progetto di investimento iniziale. A titolo esemplificativo, trattasi di attrezzatura varia e minuta, impianti e macchinari specifici e generici, costruzioni leggere, tettoie e baracche, beni immobili, etc.
Da segnalare che sul sito della Regione nella sezione dedicata al credito d’imposta, è prevista una pagina con informazioni sullo stato di realizzazione della stessa legge. Al momento è scritto che “Sono in corso di definizione con le competenti Amministrazioni le procedure attuative (…)”.
Ci preoccuperemo di riferire di nuovi aggiornamenti su questa parte che è appunto la più importante.

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